Addio ad Acker Bilk, clarinettista britannico. VIDEO
In Italia il suo nome è pressoché sconosciuto, ma Acker Bilk, clarinettista jazz britannico scomparso sabato scorso a Bath, UK, all'età di 85 anni, è un nome noto a chi conosce la storia della musica.
E lo è principalmente grazie a un brano da lui scritto con Robert Mellin e registrato, con accompagnamento d'archi, nel 1961. Intitolato originariamente "Jenny" e dedicato alla figlia di Bilk, "Stranger on the shore" arrivò nel 1962 in testa alla classifica statunitense, facendo di Acker Bilk il secondo britannico della storia ad ottenere questo risultato: prima di lui ci era riuscita solo la cantante Vera Lynn (quella citata dai Pink Floyd in "The wall") con "Auf Wiedersehe’n Sweetheart", nel 1952, e dopo di lui, nello stesso 1962, ce la fecero i Tornados con "Telstar". Poi arrivarono i Beatles, e da lì fu tutta un'altra storia.
Nato con nome di Bernard Stanley Birk a Pensford, un paesino del Somerset, il 28 gennaio del 1929, aveva imparato a suonare il clarinetto sotto le armi, in Egitto, e aveva inziato a suonarlo professionamente nella band di jazz stile New Orleans del trombettista Ken Colyer. Bilk attribuiva il "merito" del suo caratteristico vibrato a due incidenti in età scolare: la perdita di una falange a causa di una caduta con la slitta e di due denti in un litigio con i compagni di scuola.