Eddie Vedder, concerto intimo (con cover) per beneficenza a Seattle

Tra le molte responsabilità che ha Eddie Vedder una più delle altre gli fa particolarmente onore. Eddie, infatti, è ambasciatore della EB Research. Una fondazione che si occupa di raccogliere fondi per studiare e debellare la Epidermolisi bollosa, termine che va a indicare un gruppo di malattie della pelle rare e di origine genetica.
E’ proprio in veste di testimonial di questa fondazione che il cantante dei Pearl Jam ha tenuto un concerto al Campus di Microsoft vicino a Seattle.
Una situazione molto diversa rispetto a quella a cui è abituato, alle decine di migliaia di fans che lo seguono negli stadi in giro per il mondo: di fronte a lui solo 90 persone.
Tanto che quando, prima di iniziare il live, una donna ha urlato ‘I love you!’ non ha potuto fare a meno di rimarcare: “Di solito ignoro queste sciocchezze, difficile farlo in una sala con 90 persone’. L’iniziativa era lodevole e lo scopo altamente benefico, tutto è andato per il meglio e il set ha compreso, oltre a canzoni di Eddie e dei Pearl Jam, anche cover pescate nel repertorio di altri grandi del rock.
I convenuti hanno apprezzato (non poteva essere altrimenti) e sono rimasti sorpresi dalla contagiosa energia profusa dal rocker, ma anche Vedder non ha mancato di ringraziare la platea: “Quando si partecipa a iniziative come questa si pensa sempre che si avrà di fronte un pubblico di merda. Non è stato così questa sera, siete stati grandi. Grazie Seattle”.
Questa la lista del set di Eddie Vedder:
'Trouble' (Cat Stevens)
'Dead Man'
'Girl From the North Country' (Bob Dylan)
'Soon Forget'
'Can't Keep'
'Sleeping by Myself'
'Without You'
'Needle and the Damage Done' (Neil Young)
‘Far Behind'
'Setting Forth'
'Guaranteed'
'Take it with Me' (Tom Waits)
'Better Man'
'Just Breathe'
'Immortality'
'Ukulele Anthem' (Amanda Palmer)
'Porch'
'Hard Sun'
'Imagine' (John Lennon)
'Rockin' in the Free World' (Neil Young)