Germania, fa headbanging a un live dei Motörhead: ematoma subdurale

I seri e preparati dottori tedeschi dell'ospedale di Hannover hanno assicurato, all'altrettanto autorevole e serio Guardian, che il caso, benché raro, dalla letteratura medica mondiale sia già stato documentato altre tre volte. E che, comunque, prendere in considerazione l'headbanging - lo scuotere furiosamente il capo avanti e indietro a tempo di musica, possibilmente con una mano alzata nel più classico segno delle corna - come causa scatenante di ematomi al cervello sarebbe eccessivo.
Eppure è successo: un cinquantenne fan tedesco dei Motörhead è stato costretto a ricorrere alle cure dei chirurghi - che sono riusciti a drenare il sangue coagulatosi grazie ad un minuscolo foro nella scatola cranica - dopo essersi procurato un ematoma subdurale al con furiose session di
headbanging ad un live di Lemmy e compagni. La sicurezza che la pratica sia stata la causa scatenante del problema, ovviamente, non c'è, ma i medici, che hanno voluto vederci chiaro, hanno esaminato con cura la cartella clinica dello sfortunato appassionato: nessun caso di familiarità con la patologia e nessuna precedente lesione al capo, combinate con il manifestarsi dei sintomi del disturbo - violenti mal di testa - subito dopo il live e con l'ammissione, da parte dello stesso fan, di essere uso al costume popolarissimo ai concerti hard e heavy, hanno portato lo staff medico a prendere in considerazione l'eventualità. "Non siamo contro l'headbanging, ha prudentemente chiarito il dottor Ariyan Pirayesh Islamian, presente nello staff medico che ha preso in cura il paziente: "Il rischio di ferirsi praticandolo è davvero molto, molto basso. Ma siamo anche dell'idea che se il paziente fosse andato ad un concerto di musica classica, quasi sicuramente non avrebbe avuto questo problema".