Sarà anche un business, a livello mondiale, da 6 miliardi di dollari l'anno, tale da suscitare l'interesse delle grandi corporation e da affrancarsi dall'etichetta di fenomeno di nicchia, ma la festa - per discografici e promoter - potrebbe finire molto presto. E a dirlo non è un detrattore o un opinionista dalla sparata facile, ma uno che quella che i media chiamano EDM - electronic dance music - ha contribuito a definirla.
Joel Zimmerman, meglio conosciuto come Deadmau5, del genere è stato uno dei pionieri, ma oggi di boom dell'elettronica non vuole sentire parlare. Anzi, nel corso di un'intervista rilasciata al London Evening Standard, l'artista canadese ha preconizzato la prossima esplosione della bolla EDM.
"Come si dice, il topo è il primo ad abbandonare il vascello che affonda", ha spiegato lui: "E questo è quello che sta accadendo. Anzi, per quanto mi riguarda, il processo di affondamento è già in corso da due anni a questa parte. Non credo sia una cosa che riguardi l'industria, per il momento. Anzi, probabilmente è già pronto un nuovo gregge di pecore pronte a seguire questa merda, allora buona fortuna e vaffanculo. Però siamo onesti: la discomusic ha avuto una vita più lunga dell'EDM, eppure si è sgonfiata molto presto. L'EDM è ancora più esposta ai rischi perché è capitata in un momento storico dopo non è più possibile disporre del supporto della stampa generalista nei confronti di un fenomeno di massa e tutte quelle stronzate. Ora, non sto dicendo che l'EDM sia finita o che stia cadendo a pezzi, ma credo che se ne andrà affanculo da sola".
L'insofferenza di Deadmau5 nei confronti della situazione si è concretizzata (anche) nel rigetto delle grandi rassegne dal vivo: "Questa è un'altra cosa che non riesco a sopportare", ha proseguito lui, "I festival ormai sono considerati più importanti degli artisti che ci suonano, il che - per quanto mi riguarda - è assurdo. E la ragione è la quantita gente che suona a questi festival. Sapete alla fine chi è l'unico a guadagnarci? Il promoter. Il tizio che mette in piedi questo festival più importante di te che ci suoni, magari come headliner, e magari pensando sia una cosa fantastica esserlo. E' una vergogna, ecco perché mi sono chiamato fuori".