Dalla sala stampa sono da poco usciti Morris Albert e Mietta, interpreti della canzone "Cuore". Dice subito Albert, il celebre autore di "Feelings", in un italiano praticamente perfetto: "Lei sentito canzone, ha accettato, sono molto onorato". Ma per voi è un problema che la vostra canzone sia tra le più vicine al quelle del "classico" Sanremo? Albert: "L'importante è che tutte le canzoni vanno in direzioni diverse, la musica è la musica, a me piace parlare dell'amore dolcemente". E aggiunge Mietta: "Sarebbe noioso avere un festival tutto uguale, adesso è un Sanremo diverso con poche canzoni 'classiche'. E' imbarazzante avere una canzone tagliata per Sanremo o apposta per la radio. Io ho sperimentato cambiando, a volte ho venduto, a volte no, ho sempre cercato di mantenere una mia coerenza. A me piace l'idea di modificare". Morris, e come mai sei qui con una canzone non tua visto che ne hai scritte tante?
Albert: "E' una coincidenza, sono venuto qui nel '76, ho cantato tante canzoni di tanti, tanti altri. Qui i giovani sono bravissimi. Sono qui senza spirito di gara. Per me è già abbastanza essere interprete di una canzone italiana. Questo pezzo è dolcissimo, è una canzone che parla di cuore come posto, dove rimanere se vuoi. Ecco l'idea di farla con Mietta, c'è la dinamica. Il pezzo farà parte dell'album, che comprende…ah, esce questa settimana…comprende, dicevo, successi vecchi suonati live con il mio gruppo, comprende un altro pezzo in italiano, comprende una versione di 'Cuore' in inglese. L'album si chiama 'Cuore'".
Dice Mietta, in maniera un po' sibillina: "Mi sembra che ieri sia andata abbastanza bene, a parte i soliti ignoti che emettono giudizi diversi". Ma Morris, tu ti emozioni ancora quando sali su un palco? Albert: "Certo, io mi emoziono sempre quando salgo sul palco, venire a Sanremo è una cosa che uno vuole, alla fine quando arrivi su sai delle responsabilità per dare agli altri quello che puoi". Ed è pesante avere alle spalle un megasuccesso planetario come 'Feelings'? Albert: "Quando ho scritto 'Feelings' non avevo ancora 20 anni, è dura, effettivamente ha schiacciato tutto il resto. Dopo 14 album…è un fantasmino amico Casper seduto qui alle spalle. 'Feelings' è sempre lì. Ho avuto un periodo che effettivamente pesava. Poi ho imparato a conoscerla e ad esserne amico".
Infine, visto che ha anche ricoperto il ruolo di discografico, al cantante viene chiesto quale sia la sua impressione sulla crisi del disco. E risponde così: "Situazione discografica è come quella di 30 anni fa: tutti dicono siamo in crisi, siamo in crisi, ma quale crisi? Sono in crisi quelli che non vendono, quelli che vendono non sono in crisi".
Albert: "E' una coincidenza, sono venuto qui nel '76, ho cantato tante canzoni di tanti, tanti altri. Qui i giovani sono bravissimi. Sono qui senza spirito di gara. Per me è già abbastanza essere interprete di una canzone italiana. Questo pezzo è dolcissimo, è una canzone che parla di cuore come posto, dove rimanere se vuoi. Ecco l'idea di farla con Mietta, c'è la dinamica. Il pezzo farà parte dell'album, che comprende…ah, esce questa settimana…comprende, dicevo, successi vecchi suonati live con il mio gruppo, comprende un altro pezzo in italiano, comprende una versione di 'Cuore' in inglese. L'album si chiama 'Cuore'".
Dice Mietta, in maniera un po' sibillina: "Mi sembra che ieri sia andata abbastanza bene, a parte i soliti ignoti che emettono giudizi diversi". Ma Morris, tu ti emozioni ancora quando sali su un palco? Albert: "Certo, io mi emoziono sempre quando salgo sul palco, venire a Sanremo è una cosa che uno vuole, alla fine quando arrivi su sai delle responsabilità per dare agli altri quello che puoi". Ed è pesante avere alle spalle un megasuccesso planetario come 'Feelings'? Albert: "Quando ho scritto 'Feelings' non avevo ancora 20 anni, è dura, effettivamente ha schiacciato tutto il resto. Dopo 14 album…è un fantasmino amico Casper seduto qui alle spalle. 'Feelings' è sempre lì. Ho avuto un periodo che effettivamente pesava. Poi ho imparato a conoscerla e ad esserne amico".
Infine, visto che ha anche ricoperto il ruolo di discografico, al cantante viene chiesto quale sia la sua impressione sulla crisi del disco. E risponde così: "Situazione discografica è come quella di 30 anni fa: tutti dicono siamo in crisi, siamo in crisi, ma quale crisi? Sono in crisi quelli che non vendono, quelli che vendono non sono in crisi".
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