10/10/2003
Loredana Berté, una voce che graffia il cuore

Conoscete il mio pensiero a proposito di quanti invitano Loredana Berté a partecipare a programmi televisivi; ne ho già scritto in passato (vedi News) a proposito di una indecorosa performance di Piero Chiambretti ai danni di una Loredana confusa e malata. Sicché ieri sera, quando rientrando a casa ho acceso la televisione e scanalando sono incappato nel “Maurizio Costanzo Show”, vedendo Loredana che stava per cantare mi sono immediatamente incazzato. Ho temuto, e molto, di rivedere la Berté sfruttata come caso umano, come esempio tragico e ridicolo di donna e artista incapace di ritrovare se stessa.
Loredana ha finito di cantare - gridando molto - “Sei bellissima”, e pensavo che fosse finita lì; ma quando l'orchestra ha attaccato “Almeno tu nell'universo” ho provato una gran paura. Capitemi: Loredana che canta Mia Martini, che interpreta una canzone della sorella, poteva essere un momento straziante - e nel senso peggiore della parola. Invece, e non so come, quel minuto e mezzo di canzone (che la Berté, più che cantare, si è strappata dalla gola e dai visceri) è stato un'emozione profonda e vera: aiutata nell'interpretazione dalla voce, più giovane e più fresca della sua, di una giovane corista, Loredana è stata grandissima, commovente, straziante nel senso migliore della parola. Non ridete: ma da solo, nel mio studio, mi sono ritrovato con gli occhi lucidi.
Tutto qui. Ci tenevo a dirvelo, perché per un minuto e mezzo ho rivisto e risentito la Berté più autentica e più vera, quella che sarebbe potuta continuare ad essere una straordinaria interprete della nostra musica leggera, se non si fosse malamente buttata via. Peccato solo che alla fine Costanzo abbia annunciato che Loredana sarà di nuovo in televisione, a “Buona domenica”, domenica prossima. I miracoli, purtroppo, difficilmente si ripetono. Ma come sarebbe bello, se si ripetessero...
(fz)
Loredana ha finito di cantare - gridando molto - “Sei bellissima”, e pensavo che fosse finita lì; ma quando l'orchestra ha attaccato “Almeno tu nell'universo” ho provato una gran paura. Capitemi: Loredana che canta Mia Martini, che interpreta una canzone della sorella, poteva essere un momento straziante - e nel senso peggiore della parola. Invece, e non so come, quel minuto e mezzo di canzone (che la Berté, più che cantare, si è strappata dalla gola e dai visceri) è stato un'emozione profonda e vera: aiutata nell'interpretazione dalla voce, più giovane e più fresca della sua, di una giovane corista, Loredana è stata grandissima, commovente, straziante nel senso migliore della parola. Non ridete: ma da solo, nel mio studio, mi sono ritrovato con gli occhi lucidi.
Tutto qui. Ci tenevo a dirvelo, perché per un minuto e mezzo ho rivisto e risentito la Berté più autentica e più vera, quella che sarebbe potuta continuare ad essere una straordinaria interprete della nostra musica leggera, se non si fosse malamente buttata via. Peccato solo che alla fine Costanzo abbia annunciato che Loredana sarà di nuovo in televisione, a “Buona domenica”, domenica prossima. I miracoli, purtroppo, difficilmente si ripetono. Ma come sarebbe bello, se si ripetessero...
(fz)
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