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Marengo ('Demo'): 'Mai viste tante proteste per la chiusura di un programma'

Sul Web monta la protesta per la cancellazione del programma musicale "Demo" dai palinsesti di Rai Radio Uno. E Renato Marengo, ideatore e conduttore della trasmissione accanto a Michael Pergolani, se ne dichiara piacevolmente stupito: "Da quando faccio questo mestiere - e sono tanti anni, ormai - non avevo mai assistito a una sollevazione di questo tipo, non avevo mai registrato un consenso così ampio. In rete e nei social network si sono formati tanti gruppi spontanei di protesta, composti da migliaia di persone. Abbiamo raccolto anche la solidarietà di molti artisti e professionisti, e in tutta Italia si stanno organizzando iniziative di sostegno: a Torino Giulio Tedeschi vuole organizzare un grande concerto da tenersi nel mese di febbraio, mentre a Roma Massimo Nunzi, direttore dell'Orchestra Operaia che stasera si esibisce con Niccolò Fabi, allestirà lunedì prossimo una serata 'Demo' improvvisata con un cantautore nato dal programma, Francesco Forni. Anche a Bari e a Napoli, la mia città, si sta muovendo qualcosa".

Piccole soddisfazioni che, dice Marengo, non leniscono l'arrabbiatura per la cancellazione del programma. "Eravamo gli unici, in Radio Rai, a dare un'occasione concreta agli emergenti: molti artisti si sono procurati ingaggi, hanno fatto dischi o trovato un manager grazie alla nostra trasmissione che non crea miti come i talent show ma dà spazio a chi sa suonare. Io e Michael abbiamo messo a disposizione la nostra professionalità e ci siamo guadagnati una credibilità sul campo, senza mai speculare o deludere le aspettative".

"Non più di sei mesi fa", sostiene Marengo, "il direttore di Rai Radio Uno Antonio Preziosi dichiarava a giornali e televisioni che 'Demo' era un fiore all'occhiello della rete. E invece da un giorno all'altro non solo siamo stati privati del nostro posto di lavoro ma è stata tolta l'unica voce che dava spazio alla musica 'altra' e ad artisti di qualità: non solo esordienti, perché nel programma abbiamo promosso gente come Mattanza, Debora Petrina e la stessa Petra Magoni, che ha riconosciuto in 'Demo' l'unico programma che ha dato spazio al suo progetto 'Musica nuda'. Costavamo pochissimo, e facevamo ottimi risultati considerata la fascia oraria notturna: 12-14 % di share, 150-200 mila ascoltari affezionati. Siamo diventati un programma cult e abbiamo fatto rumore. Ma dalla Rai, per il momento, neanche una telefonata di spiegazione".

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