Da tempo - dal 2012, per la precisione - si sapeva che Drake e il suo produttore Noah "40" Shebib erano al lavoro su un disco postumo di Aaliyah, la cantante R&B di Brooklyn deceduta giovanissima in un incidente aereo il 25 agosto del 2001.
A testimonianza della concretezza del progetto è stata anche diffusa una canzone intitolata "Enough said", ma purtroppo ora sembra proprio che l'operazione sia stata sospesa e non ci sarà alcun album.
Shebib, infatti, in una recente intervista rilasciata a Vibe ha svelato di avere abbandonato la nave - ed essendo lui il maggiore artefice dei lavori, con questo si dice definitivamente addio alla faccenda.
Tra le varie cose, Shabib ha spiegato come inizialmente l'idea del disco postumo fosse la sua e come ogni cosa sembrava andare bene fino all'ingresso di Drake. "L'etichetta di Aaliyah, la Blackground [...] mi ha contattato dicendo che se lei fosse stata ancora viva avrebbe voluto che io curassi questo progetto", ha detto. "Io ho sempre avuto un'ossessione per Aaliyah e so che anche Drake è appassionato. Ma l'opportunità è stata data a me. Poi Drake mi ha detto: 'Posso farlo con te?' e io gli ho risposto 'Certo, lo faremo insieme'. E improvvisamente tuti hanno reagito in modo davvero negativo al coinvolgimento di Drake, tanto da convincermi a non voler avere nulla a che fare con questa storia. E' stata un'esperienza molto triste per me. Ero ignaro di tutti i risvolti diplomatici che circondano la memoria di Aaliyah e un po' ignorante sui risvolti del coinvolgimento di Timbaland e di tutte le altre persone e di come avrebbero reagito. Timbaland mi ha detto 'Non fermarti, fai il disco'. Credo volesse dirmi 'Non sarò io a fermarti. Se non lo farai, è una tua decisione'. Ma alla fine non mi sentivo a mio agio e non mi piaceva lo stigma che mi portavo dietro. Abbiamo pubblicato 'Enough said' e io avevo già lavorato a sette brani. Ma quando la madre di Aaliyah ha detto 'Non voglio che questa roba esca', ne ho avuto abbastanza. E ho mollato tutto".