Impegnato in prima linea sul tema dei diritti civili dai tempi in cui nel giugno del 1986 venne coinvolto da Bono nei concerti americani del "Conspiracy of hope", diventando due anni dopo uno dei portabandiera del tour mondiale Human Rights Now! per conto di Amnesty International, Peter Gabriel non poteva esimersi dal postare un ricordo personale di Nelson Mandela, membro a partire dal 2007 di un gruppo di saggi, gli Elders, di cui lui stesso era tra i sostenitori/finanziatori accanto a Richard Branson.
Lo ha fatto con un breve video di cinquantuno secondi postato sul suo sito ufficiale,su YouTube e sugli altri social network, dove ricorda che "uscire da 27 anni di prigionia e impegnarsi immediatamente a costruire una Nazione Arcobaleno con il tuo nemico giurato è un esempio unico e straordinario di coraggio e capacità di perdono. In questo caso in particolare, Mandela aveva visto molta della sua gente picchiata, imprigionata e assassinata, e pure ancora desiderava riporre fiducia nell'umanità e nell'idealismo di coloro che erano stati gli oppressori, senza i quali sapeva di non poter conseguire una transizione quasi pacifica di potere. Nell'arco della mia vita non ho visto un altro esempio di leadership capace di ispirare in questo modo".
Dalla lotta anti apartheid in Sud Africa Peter Gabriel aveva preso spunto nel 1980 per comporre una delle sue canzoni più famose, "Biko", pubblicata nel 1980 ed ispirata alla storia dell'attivista del Black Consciousness Movement Stephen Biko, ucciso dalla polizia nel 1977. Il brano, che ancora oggi chiude quasi sempre i suoi concerti, venne eseguito con Youssou N'Dour e i Simple Minds nello stadio londinese di Wembley l'11 giugno del 1988 durante il concerto organizzato per celebrare il settantesimo compleanno di Nelson Mandela.