
I più attenti lo ricorderanno sicuramente: "Quanto successo qualche giorno fa è niente rispetto a quanto succede tutti i giorni nel mondo da McDonald's o da Kentucky Fried 'Shit'", commentò Morrissey, vegano convinto, a proposito del massacro compiuto da Anders Behring Breivik nel luglio del 2011 tra Oslo e l'isola di Utøya, folle mattanza nella quale caddero 97 persone, per la maggior parte giovanissimi. La dichiarazione, che già suscitò non poche polemiche allora, è tornata prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica dopo l'annuncio, da parte del Comitato Organizzatore, di aver invitato anche l'ex Smiths al concerto per la cerimonia di assegnazione del premio Nobel per la Pace, che avrà luogo proprio a Oslo - alla Spektrum Arena - il prossimo 11 dicembre.
"E' l'uomo giusto al posto giusto?", si è chiesto il principale quotidiano norvegese, l'Afterposten, facendosi portavoce dell'indignazione dei tanti parenti delle vittime offesi dal suo commento, fatto durante un concerto in Polonia solo due giorni dopo il massacro: "La sua spiegazione è stata abbastanza convincente da non negargli il diritto di tributare il suo omaggio ai premiati", ha chiarito Odd Arvid Strømstad, organizzatore dell'evento, "Quando un artista sale sul palco, lo fa sempre per una buona ragione. Alcuni la pensano in un modo, altri in un altro, ma quando saliranno sulle assi che gli abbiamo preparato l'unico loro obiettivo sarà rendere omaggio al Nobel per la Pace e ai suoi premiati".
Quest'anno il premio è stato assegnato all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche: a ritirare l'onorificenza sarà Ahmet Uzumcu, diplomatico turco attualmente a capo dell'organizzazione internazionale.