Nadezhda Tolokonnikova delle Pussy Riot ha interrotto lo sciopero della fame che aveva iniziato nove giorni fa per protestare contro le condizioni, definite "disumane", della sua carcerazione. La musicista russa è detenuta presso la colonia penale numero 14. Tolokonnikova e Maria Alyokhina delle Riot, come noto, sono state condannate a due anni di prigione nell'agosto 2012 in seguito alla famosa "preghiera punk" contro Vladimir Putin svoltasi presso una cattedrale di Mosca. Nello scorso luglio più di 100 musicisti famosi, tra i quali Madonna, Bruce Springsteen, Sting ed Elton John avevano chiesto alla Russia il rilascio delle due componenti delle PR. Effetto: zero. Nadezhda ha specificato: "Non termino lo sciopero della fame, lo sospendo e basta a causa dele mie condizioni fisiche che sono diventate preoccupanti". La musicista, 23 anni, nata a Norilsk e studentessa di filosofia presso l'università di Mosca, ha aggiunto che,
qualora la sua richiesta d'essere portata presso un altro istituto di pena non venga accolta, e non sia fatta chiarezza sulle condizioni di lavoro presso la colonia 14, riprenderà sicuramente lo sciopero della fame.
Tolokonnikova, che è sposata e ha una figlia, sta scontando la pena, che è stata contestata per la sua asprezza da Amnesty International, in
Mordovia, una repubblica federale russa.