Alpha Blondy ha chiesto un impegno più diretto alle Nazioni Unite,
affinché l’organizzazione mandi in Costa d’Avorio, il Paese del cantante,
truppe ed uomini che tentino di ristabilire la democrazia. Il timore di
Blondy, 50 anni, è che l’attuale situazione confusa possa trasformarsi in
un bagno di sangue ed in una guerra civile che potrebbe durare anche
vent’anni. Nel ’99 corpi militari rovesciarono il governo democraticamente
eletto, facendo iniziare, in un Paese africano che era stato un modello di
comportamento, una fase fluida che lo scorso 19 settembre è precipitata:
esecuzioni sommarie, caos e sparatorie che hanno fatto centinaia di
vittime. Blondy, il cui ultimo album reggae “Merci” ha ricevuto una
nomination ai premi Grammy, ha chiesto l’invio di truppe francesi,
africane e delle Nazioni Unite nel tentativo di far cessare i massacri.
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