Come Rockol aveva già riportato lo scorso mercoledì 14 agosto (vedi News), Axl Rose pare essere più ottimista e positivo che mai: la pubblicazione del tanto sospirato “Chinese democracy” (album la cui lavorazione dura ormai da qualcosa come dieci anni) sembra essere alle porte, ed il turbolento vocalist pare abbia l’agenda fitta di impegni dal vivo. In queste ore, però, arriva la conferma (data dallo stesso Axl) sulla line up ufficiale dei Guns N’ Roses “nuova edizione”: il rinato gruppo californiano potrà infatti contare su Dizzy Reed e Chris Pitman alle tastiere, Brian "Brain" Mantia (ex Primus) alla batteria, Tommy Stinson al basso, oltre che a Buckethead e Richard Fortus alle chitarre. Ma Axl si è anche abbandonato a commenti maliziosi sui suoi ex colleghi. Il primo ad essere colpito è stato, naturalmente, Slash, la cui chitarra è stata (all’inizio dell’avventura targata Guns N’ Roses) il vero e proprio marchio di fabbrica della band autrice di “Appetite for destruction” (1987): “Slash ha scelto di non essere qui per poter venire meno alle sue responsabilità. Anche se la cosa non mi stupisce: sono stato solo io sin dall’inizio, in questo gruppo, a rispondere di tutto”, ha affermato senza mezzi termini Axl, che non ha risparmiato neanche l’ex bassista Duff McKagan, da sempre solidale con Slash, definendo “Il suo comportamento, oltre che incomprensibile, inammissibile”. Leggermente diversa, invece, l’opinione riguardante l’ex batterista Matt Sorum: “Per quanto mi riguarda, Matt è sempre stato estraneo a queste dinamiche e a questi atteggiamenti, anche se – per quanto io gli sia stato amico – posso dirvi che aveva notevoli problemi a relazionarsi con la gente”.
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