25/03/1998
Yusuf Islam: “Mi sono liberato di Cat Stevens”
L’integralista Yusuf Islam ritrova i dolci modi di Cat Stevens in occasione dell’uscita del suo nuovo album “I have no cannons that roar”, dedicato ai bambini bosniaci. Dopo 21 anni di totale devozione alla causa islamica, in nome della quale aveva ripudiato il mondo della musica pop, Yusuf/Stevens, in un’intervista a “La Stampa”, si mostra conciliante e “globale”. Spiega l’autore di “Father & son”:
“La musica come cultura vive nell’Islam. Non molta gente ne è al corrente. Ci sono certe cose che l’Occidente dovrebbe assorbire dalla musica islamica, perché è parte della musica mondiale, e oggi bisogna essere globali, sempre in contatto gli uni con gli altri. D’altra parte ci sono anche cose che il mondo islamico dovrebbe imparare dall’Occidente, come la tecnologia e il fatto di essere disponibile nei negozi. E’ una questione di scambio culturale cui penso di essere perfettamente adatto. (...) E’ una questione di Oriente-Occidente: la gente mi vede come un punto di riferimento che attraversa le culture”.
Accanto alle riflessioni sulle tragedie di Bosnia e Kosovo, c’è anche un pensiero per il passato da pop star: “Mi sono liberato dell’immagine gigantesca che la gente aveva di me e che quasi avevo di me stesso. Con l’Islam sono tornato all’osso, all’essenziale. Ho perso l’interesse per lo show business e sì, ho rifiutato Cat Stevens. E’ la mia storia, non si può cancellare. Ma dalla mia vita precedente ho imparato abbastanza per sapere che ho preso la decisione giusta”.
“La musica come cultura vive nell’Islam. Non molta gente ne è al corrente. Ci sono certe cose che l’Occidente dovrebbe assorbire dalla musica islamica, perché è parte della musica mondiale, e oggi bisogna essere globali, sempre in contatto gli uni con gli altri. D’altra parte ci sono anche cose che il mondo islamico dovrebbe imparare dall’Occidente, come la tecnologia e il fatto di essere disponibile nei negozi. E’ una questione di scambio culturale cui penso di essere perfettamente adatto. (...) E’ una questione di Oriente-Occidente: la gente mi vede come un punto di riferimento che attraversa le culture”.
Accanto alle riflessioni sulle tragedie di Bosnia e Kosovo, c’è anche un pensiero per il passato da pop star: “Mi sono liberato dell’immagine gigantesca che la gente aveva di me e che quasi avevo di me stesso. Con l’Islam sono tornato all’osso, all’essenziale. Ho perso l’interesse per lo show business e sì, ho rifiutato Cat Stevens. E’ la mia storia, non si può cancellare. Ma dalla mia vita precedente ho imparato abbastanza per sapere che ho preso la decisione giusta”.
Segui Rockol su Instagram per non perderti le notizie più importanti!
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale