Marillion: un doppio cd live

Ne è passata di acqua sotto ai ponti dai tempi di "Script for a Jester's Tear", "Fugazi", "Misplaced Childhood" e "Clutching at Straws". Ma, caspita, sono passati anche più di 20 anni dall'inizio del nuovo corso dei Marillion, che abbandonati dal frontman Fish si affidarono alle sapienti corde vocali - e mosse di scena - di Steve Hogarth. E con lui la band irlandese ha sfornato già 12 album.
E' quindi quasi in un'ottica celebrativa che esce un doppio cd - in confezione deluxe, con un bel booklet fotografico allegato - intitolato "Marillion.
Best.Live" (pubblicato da Madfish). Si tratta di 20 tracce selezionate dalla band stessa e tratte da diverse registrazioni dal vivo risalenti all'arco di tempo tra il 2003 e il 2011; ovviamente l'excursus è vario e ampio. si passa dai classici dell'era di Fish come "Time Of The Night", "Hotel Hobbies" e "Warm Wet Circles" fino alla produzione più recente e meno progressive dei Marillion.
Un prodotto ben confezionato e curatissimo, ma che lascia la netta sensazione di essere destinato prevalentemente ai fan e agli iniziati, che già conoscono a menadito vita, morte e miracoli del gruppo, e magari sono più vicini al corso con Hogarth. Ascoltandolo, comunque, si percepisce come la band sia ancora vitale e convincente, capace di far cantare i ritornelli più noti a fan di vecchia data e ai giovanissimi (come le foto del pubblico incluse nel libretto testimoniano), senza rinunciare a una raffinatezza che da sempre è una delle qualità principali dei Marillion.