'Zenga zenga': è di un dj israeliano l'inno della rivolta libica. Ecco il video
Sponda del mediterraneo che vai, tormentone che trovi: se dai noi a tenere banco è il "Bunga bunga", a scandire la rivolta che sta portando alla caduta il regime instaurato in Libia nel 1969 da Mu'ammar Gheddafi è il "Zenga zenga", montaggio a ritmo di dance di alcune delle uscite più clamorose effettuate dal raiss negli ultimi giorni. Di per se, il termine "Zenga zenga" indica un rito tribale africano: a sceglierlo è stato il giornalista e dj isrealiano Noy Alushe, che ha scelto di abbinare all'audio delle deliranti dichiarazioni del tiranno di Tripoli effettuate nelle prime battute della rivolta ("Staneremo come topi i ribelli, casa per casa, strada per strada", e via dicendo) ad una base di trance music. Il video della clip, in origine postato su Youtube, è rapidamente diventato un tormentone, conquistando le piazze più calde della rivolta nel Paese nordafricano:
Il successo del brano presso i dimostranti libici (ma anche egiziani e tunisini) è frenato solo dall'origine di Alushe: "Quando scoprono chi sono e da dove vengo, spesso ricevo degli insulti", ha detto il Dj, che comunque ha ammesso di guardare al bicchiere mezzo pieno, "Non mi scrivono solo 'morte a Israele' o cose del genere. Qualcuno mi ha anche scritto: 'E' vero, sei israeliano e quindi ti odio, però hai fatto un grande remix...'".