Sanremo 2011: la conferenza stampa di giovedì 17 febbraio (2)

La conferenza stampa continua con una piccola polemica sulla messa in vendita delle "canzoni storiche" di questa sera. Poi, tra tante domande televisive e di gossip si parla anche un po' di musica.
Gianmarco Mazzi spiega che ha suggerito che i duetti che non si potranno sentire nella serata di venerdì, quelli degli artisti che non verranno ripescati questa sera, vengano proposti nella tradizionale puntata di Domenica In che si svolgerà a Sanremo il giorno dopo la finale. Belen Rodriguez ammette di avere cantato in playback, ieri sera: "Non si può cantare ballando a quel modo, non lo fa neanche Madonna. Però canterò anche dal vivo in queste sere". E, rimanendo in tema di ammissioni, Morandi si scusa per alcune sviste anche musicali, di ieri sera: "Quando ho cantato con Andy Garcia abbiamo praticamente improvvisato una canzone ma non sono riuscito a entrare nel mood, continuava a tornarmi in mente il brano di Vecchioni. Ieri sera mi sono anche dimenticato di presentare Fausto Mesolella, che era sul palco con Tricarico. Potrò recuperare, visto che sono passati in finale".
Altra piccola polemica sul brano di Micaela che - viene suggerito dalla sala stampa - assomiglierebbe ad uno degli Oro Nero, inciso 4 anni fa.
Mazzi risponde: "Ho letto di questa cosa, ma non ho avuto tempo di verificare. Le canzoni dei giovani sono pubbliche da molto tempo, mi sembra singolare che qualcuno se ne accorga solo adesso. Non ci sono comunque più i termini per agire; ma noi, da regolamento, parliamo di canzoni 'nuove'. Prendiamo per buono quello che ci dice la SIAE, che ci comunica se un brano ha già generato introiti. Se cosi è, non più nuovo e quindi non va bene. E, nel momento, in cui un brano viene fatto conoscere, c'è un tempo prestabilito per opporsi. Comunque, oggi non ho tempo per occuparmi di questa cosa, eventualmente verificheranno gli uffici competenti". Il resto delle chiacchiere si perde in polemiche televisive sostanzialmente sterili, che vertono sul tormentone del festival: l'ormai famoso "Stiamo uniti" di Gianni Morandi, che viene evocato appena un giornalista velatamente prova a criticare questo o quell'altro protagonista.