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Il ritorno di Nek: un album per ‘dare di più’

Il ritorno di Nek: un album per ‘dare di più’
Si intitola "La vita è" il nuovo album di Nek, che esce il 2 giugno in contemporanea mondiale, mentre è già pronta una versione in spagnolo, che uscirà in seguito. "La realizzazione di quest’album è stata piuttosto travagliata, specie nella fase precedente alla registrazione. Si parlava di qualche grosso produttore internazionale che avrebbe dovuto lavorare al disco. Ma poi, per colpa di tempi che non coincidevano e per il desiderio di sentire questo disco nostro, nel bene e nel male, siamo stati io e Massimo Varini a metterci al lavoro, con la stessa band di ‘In due’, lo stesso tecnico del suono e lo stesso paroliere, Antonello De Santis".

Un gruppo di lavoro consolidato per un album che nei suoni e nei testi si propone come un allargamento dei confini musicali di Nek. "Questa volta non parlo più solo d’amore. Ho 28 anni e mi sento cresciuto: sono diverso da quello di una volta. Con questo disco dimostro che Nek può dare di più". Benché sostenga di non essere più "solo un paio di occhi blu", l’album, con la copertina tutta giocata sulle tonalità dell’azzurro, propone un’immagine di Nek alla Ricky Martin, con pantaloni di pelle e maglietta trasparentie. Ma la realtà di Nek sembra essere un’altra (presentando l’album, parla dei suoi trattori e della casa di famiglia in campagna, dove coltiva l’orzo e la vite). Ed è un’altra cosa anche il suono, che non ha in realtà molto di latino, ma pesca parecchio (e bene) da suggestioni anglosassoni. Parte di questo progetto è stata d’altronde realizzata all’estero: le registrazioni degli archi sono state effettuate agli Abbey Road Studios di Londra, con alla direzione dell’orchestra Nick Ingam (Oasis, Paul McCartney, Sting) mentre la masterizzazione è stata realizzata da Bob Ludwig presso il Gate Way Mastering Studio di Portland.

Il risultato sono tredici brani orecchiabili (su tutti il singolo "Ci sei tu", con un controcanto alla Police nel finale), ben suonati, con qua e là qualche auto-citazione di troppo ("La vita è" è un po’ fotocopia di "Laura non c’è") ma anche qualche interessante variazione ("Pieno d’energia", "Sana gelosia", "Missile speciale", con qualche distorsione in più). Parlando di testi, Nek sottolinea come siano importanti per lui due brani dell’album, che affrontano tematiche che gli stanno a cuore: "Meglio esserci" - un brano un po’ "alla Ligabue" - che parla di droga e "Con la terra sotto di me", che parla di Africa ed è uno dei pezzi più interessanti dell’album anche musicalmente. "In ‘Meglio esserci’ racconto di una storia vera, di un mio amico che si fa e che sto cercando di aiutare. Anche in "Con la terra sotto di me" parlo di droga: ho raccontato di quando dall’aereo vedo sotto di me una lingua di terra e mi immagino cosa sta succedendo in quegli angoli di mondo. In Africa, quello che sta succedendo sono guerre e povertà. E’ la prima volta che affronto in modo così diretto il tema dell’ingiustizia sociale". E di ingiustizia si parla anche in "Missile speciale", perché "girando per suonare ho scoperto tante realtà in cui l’energia e la solarità convivono fianco a fianco con la disperazione più nera, come in Messico, un paese che mi piace comunque moltissimo".

Per la tranquillità delle fan, riferiamo poi che Nek non si è per il momento ancora sposato e che da ottobre sarà in tour. "La formazione dal vivo sarà la stessa della scorsa tournée. Ma siamo studiando qualcosa di speciale come scenografia: qualche effetto, magari di luce".
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