Pearl Jam: ‘Vogliamo suonare per sempre’

I Pearl Jam sono sbarcati in Europa, per una serie di concerti che presenteranno al pubblico il loro nuovo lavoro, "Binaural", per cui la band ha scelto di non ricorrere alle formule ormai consuete di promozione (prima fra tutte quella del videoclip). Giuseppe Videtti della "Repubblica" racconta in un breve articolo il concerto di martedì a Lisbona e riporta poi in un pezzo più sostanzioso lo scambio di battute che ha animato l’incontro con la band, capitanata da Eddie Vedder. La prima domanda è sul perché di un titolo come "Binaural": "L'idea di tirare in ballo un aggettivo desueto come ‘binaurale’ (che si usava frequentemente nella preistoria del suono stereofonico) è stata di Eddie Vedder, il carismatico cantante dei Jam: ‘Quello di cui una band come noi ha bisogno sono buoni microfoni e registratori. Tutte le diavolerie che usano i gruppi coinvolti in grandi produzioni, tipo Backstreet Boys, per noi sono superflue’ conferma Mike McCready, chitarrista, capelli vistosamente decolorati". In un periodo in cui grandi gruppi del rock e del pop stanno attraversando momenti di crisi più o meno acuta, inevitabile la domanda sullo stato di salute della formazione: "‘Ci sono pochi esempi di rocker longevi e creativi’ incalza McCready ‘Neil Young, i Rolling Stones. In questo momento vedo i Pearl Jam in buona salute per poter arrivare un giorno dove sono loro’. ‘Ma non bisogna dimenticare che un solista ha molti vantaggi. La rock band è un animale completamente differente’ aggiunge Jeff Ament, il bassista. ‘In molti gruppi la tensione creativa a volte può degenerare. I REM sono un buon esempio di gruppo che può durare nel tempo’ (...) ‘Voglio suonare per tutto il tempo che mi resta da vivere’ dice McCready ‘ma devo trovare il modo di farlo in un modo diverso. Con gli anni si cambia’ (...) ‘Si cresce, si matura, le priorità della tua vita cambiano’ dice Cameron, l'unico della band ad avere famiglia insieme a Eddie Vedder, che ha sposato Beth Liebling in Campidoglio, a Roma, nel giugno del '94. ‘Il bello di suonare con i Pearl Jam è che hai costantemente l'impressione di lavorare con individui in cui la crescita personale cammina di pari passo con quella artistica’". Quanto a possibili iniziative soliste dei membri della band, risponde Eddie Vedder, che per il momento non ha ancora provato l’avventura di lavorare da solo: "Il problema è il tempo. Se seguissi il mio istinto metterei in cantiere tre dischi all'anno. Uno acustico con la voce in primo piano, uno sperimentale e rumoristico e uno di "technomantra".