“Decisamente mi sto divertendo. Faccio il lavoro che mi piace, sono sempre
in giro. In più, di ‘Vorrei’ ho scritto anche i testi. Non so cos'altro
potrei desiderare", spiega la ligure Mariadele, 27enne, che ha di recente
pubblicato il suo secondo album. “Ho cominciato nel 1994, partecipando ai
Festival di Castrocaro e di San Marino. Sono stata fortunata e ho incontrato
persone che credevano in me; di lì alla pubblicazione del mio primo album,
‘Mariadele’ (1997), è stato un attimo. O almeno così mi è sembrato”.
Dal disco d'esordio a "Vorrei", il successivo, di tempo comunque ne è passato; a questo nuovo album hanno lavorato Alex Farolfi dei Tamperer (che ha curato il remix di due brani), ma anche Nicolò Fragile, già arrangiatore di Mina e Renato Zero. E a conti fatti, quello che Mariadele porta a casa - il messaggio che vuole trasmettere - è che l'importante è avere un obbiettivo; raggiungerlo, una volta deciso quello che si vuole, non è così difficile. “Vivo in uno stato di perenne emozione”, spiega la cantante; “Come tutti gli esseri umani ho una personalità sfaccettata, complessa, dai molti lati. Siamo fatti di anima e corpo, questo lo sanno tutti; e io mi sforzo di cantare sia l'anima che il corpo. Il mio istinto, la mia sensualità, la mia ironia, la gioia di vivere, ogni cosa trova posto nel mio album”.
La produzione di "Vorrei", spiega ancora Mariadele, “è durata un anno e mezzo: un tempo lungo, ma necessario. Avevo scritto una quarantina di pezzi, ne sono ‘sopravvissuti’ quindici. Mi interessava capire quale fosse il modo migliore di ‘vestire’ questo mio nuovo lavoro: volevo che suonasse fresco e allegro. Un po' come mi sento io, che ora spero di continuare a girare l'Italia in tour. Suonare dal vivo, come dicono tutti quelli che fanno questo mestiere, è entusiasmante”.
Dal disco d'esordio a "Vorrei", il successivo, di tempo comunque ne è passato; a questo nuovo album hanno lavorato Alex Farolfi dei Tamperer (che ha curato il remix di due brani), ma anche Nicolò Fragile, già arrangiatore di Mina e Renato Zero. E a conti fatti, quello che Mariadele porta a casa - il messaggio che vuole trasmettere - è che l'importante è avere un obbiettivo; raggiungerlo, una volta deciso quello che si vuole, non è così difficile. “Vivo in uno stato di perenne emozione”, spiega la cantante; “Come tutti gli esseri umani ho una personalità sfaccettata, complessa, dai molti lati. Siamo fatti di anima e corpo, questo lo sanno tutti; e io mi sforzo di cantare sia l'anima che il corpo. Il mio istinto, la mia sensualità, la mia ironia, la gioia di vivere, ogni cosa trova posto nel mio album”.
La produzione di "Vorrei", spiega ancora Mariadele, “è durata un anno e mezzo: un tempo lungo, ma necessario. Avevo scritto una quarantina di pezzi, ne sono ‘sopravvissuti’ quindici. Mi interessava capire quale fosse il modo migliore di ‘vestire’ questo mio nuovo lavoro: volevo che suonasse fresco e allegro. Un po' come mi sento io, che ora spero di continuare a girare l'Italia in tour. Suonare dal vivo, come dicono tutti quelli che fanno questo mestiere, è entusiasmante”.
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