Nell’ambito della serie di articoli “Duemila, i valori in cui credere” del “Messaggero”, lunga intervista di Luigi Vaccari a Max Pezzali degli 883, chiamato a parlare dei valori dei giovani oggi. “Guardandomi attorno, e osservando le reazioni a certi avvenimenti e a certi fenomeni, anche durante i nostri concerti, ho capito che considerano un valore fondamentale la solidarietà, che spazia dal mondo cattolico al mondo laico, non soffre di pregiudizi politici ed esclude di essere inquadrata in uno schieramento”. E Pezzali se la prende con tv e giornali che “accusano i ragazzi di essere privi di ideali e di valori, si scagliano contro di loro e parlano soltanto di baby gang o di discoteca”. E Max ricorda quanto sia diffuso il volontariato tra gli under 25. Tra ideologie crollate e rinnovata importanza dell’amicizia (“L’amicizia diventa un valore assoluto, perché in un’atmosfera, in un clima, in un mondo dove è difficile rintracciare ancoraggi nella famiglia o nelle ideologie o nelle istituzioni, i punti di riferimento si vanno a scovare nel gruppo”), Max Pezzali si lancia in un’analisi sociologica a tutto campo, dalle nuove frontiere della comunicazione al rapporto con la natura.
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