Morandi: un disco, un film e uno show tv

Gianni Morandi ha presentato a New York il nuovo album "30 volte Morandi" e ha parlato dei propri impegni cinematografici ("Panni sporchi" di Monicelli), quelli televisivo con RaiUno.
«Ho firmato un contratto per un programma di quattro serate che andrà in onda a gennaio in prime time», spiega all'inviata del "Corriere della Sera"; «è un'alternativa alla tv urlata di oggi, che rilancia la fortunata formula di Teatro 10 e Studio 1. Vestirò i panni che allora erano di Mina, sarò un entertainer puro, un ruolo che a questo punto della mia carriera mi attrae moltissimo». Quanto al disco, «Non si tratta di una raccolta di vecchi brani, ma di un disco nuovo di zecca affacciato al 2000». Su "La Repubblica", un po' più di introspezione: «La memoria è ingombrante. Ma io non mi sento affatto seduto, ma proiettato verso il futuro; assetato di nuovi stimoli ed esperienze». Inevitabile domandare perché allora pubblicare un disco con 27 successi più tre inediti ("Canzone libera", scritta da Cogliati, Tosetto e Ramazzotti; "Lasciarsi per amore" firmata da Giancarlo Bigazzi e "Tu mi volevi bene", scritta dai fratelli Amati con Jimmy Villotti e lo stesso Morandi). «Questo album non è un Oscar alla carriera, né "i più grandi successi di." e neanche un "best of". Molte canzoni appartengono alla mia storia, ma tutte sono state rivisitate; riadattate, rivissute in modo diverso». .
Inevitabile pensiero a Sanremo: «Se mi invitano come superospite posso anche dire di sì. E accetterei anche di cantare in competizione». A proposito, alla maratona di New York il cantante emiliano è giunto 8.338mo. «Un bel risultato, se si pensa che 22.400 persone sono arrivate dopo di me. E sono pronto a rifarla, andando da Londra a Berlino. La maratona è la metafora della vita. Anche lì la sofferenza inizia a metà gara».