Maretta tra i Grateful Dead. L’immenso archivio delle registrazioni e degli inediti del gruppo, gestito da Dick Latvala, scomparso in agosto, è l’oggetto della contesa. Il sito Otherones.net ha ospitato messaggi di Phil Lesh e Robert Hunter (autore dei testi), che spiegano i termini del problema. A quanto pare Lesh è in conflitto con gli altri componenti della band sulla gestione dell’archivio, che alcuni vorrebbero affidare a una cordata di imprese tra le quali c’è la Microsoft. Il 25 novembre Hunter ha scritto: «C’è la possibilità di mettere in piedi un sito Internet che grazie ad alcuni investitori sarebbe pieno di sponsor. E c’è un’altra opinione, sostenuta da una certa persona... un’opinione che sta avendo la meglio in questo momento». Phil Lesh ha scritto un messaggio 4 giorni dopo, presentandosi come la "certa persona", e spiegando che c’è un’offerta da parte di una grandissima impresa per rilevare l’archivio, ma che non se ne parla: «Non abbiamo bisogno di denaro, e l’accordo potrebbe mettere in pericolo il lavoro di chi attualmente lavora per i Grateful Dead. Sono contro e sarò sempre contro il tentativo da parte delle grandi aziende di comprare o controllare l’archivio dei Grateful Dead. Questo è il motivo della frattura tra me e altri membri della band. E sono arrivato alla conclusione che i Grateful Dead non sono più una band ma una società i cui affiliati non hanno le stesse idee». Lesh sostiene che il gruppo dovrebbe indicare un successore di Latvala e provvedere in proprio alla gestione su Internet delle proprie registrazioni. Un messaggio successivo di Lesh ha infine rivelato che alcune fonti bene informate lo avvisavano che le società dapprima interessate non erano più tali. «Non volevo iniziare una guerra, ma spiegare una situazione e ricevere suggerimenti in proposito. Pace, non preoccupatevi della possibilità di faide: non mi occuperò più della cosa».
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