Biografia

Gli M83 (nome “rubato” alla galassia a spirale Messier 83 scoperta da Pierre Mechain nel 1752) nascono nel 2001ad Antibes, Francia, dall’incontro tra Anthony Gonzalez e Nicolas Fromageau. Il duo fa il suo esordio sul mercato discografico lo stesso anno con l’omonimo album M83, quattordici pezzi di musica elettronica pesantemente influenzata dal sound di gruppi shoegaze come My Bloody Valentine e Slowdive. Il disco, pubblicato con l’etichetta parigina Gooom, è seguito due anni dopo dal fortunato DEAD CITIES, RED SEAS & LOST GHOSTS, considerato da tutti, pubblico e critica, il vero capolavoro della band transalpina. Trascinati da pezzi come “Unrecorded” e dal singolo “Run into flowers” e con un contratto nuovo di zecca con l’americana Mute, i due francesi s’imbarcano in un tour particolarmente impegnativo a supporto dell’album. Una volta tornati a casa però, Fromageau, troppo pressato dalla popolarità sempre crescente e dai ritmi imposti dallo show business, abbandona gli M83 per tirare il fiato e dedicarsi ad altri progetti. Rimasto solo, Gonzalez decide di mantenere intatto il nome del gruppo ed entrare direttamente in studio per lavorare al terzo album ufficiale intitolato BEFORE THE DAWN HEAL US, disco che vede la luce a gennaio del 2005 grazie anche all’aiuto del fratello di Gonzalez, Yann, co-autore di sei dei quindici pezzi in scaletta. Il sound inizia ad assumere tonalità sempre meno elettroniche in senso ortodosso e più esplicitamente dream pop benché dalle tinte cupe. Nel 2007 Gonzalez pubblica, con l’aiuto dell’amico e produttore Antoine Gaillet, DIGITAL SHADES VOL.1. Il disco si presenta, nelle intenzioni, come il primo di una serie di lavori ambient separati dal percorso discografico intrapreso con gli M83, un parentesi interrotta quasi immediatamente per dare spazio ai lavori per il nuovo album. Passa solo un anno prima di vedere il quinto capitolo della discografia degli M83 sugli scaffali di tutto il mondo. SATURDAYS = YOUTH, prodotto da Ken Thomas (già al lavoro con band del calibro di Sigur Rós e Suede), Ewan Pearson e dallo stesso Gonzalez, riprende il discorso interrotto dopo la pubblicazione di “Before the dawn heal us”. Il sound per quanto di base elettronico, è sempre più pop di stampo anni Ottanta, i pezzi più diretti, e in generale la sensazione è che Gonzalez si stia slegando definitivamente dallo stile degli inizi per dedicarsi a lavori di più ampio respiro. Questa nuova direzione porta quindi gli M83 a confrontarsi con le grandi platee nelle arene e negli stadi di tutto il mondo, prima come spalla dei Kings of Leon nel loro tour inglese, poi dei Killers negli Stati Uniti e infine a supporto dei Depeche Mode per le tappe tedesche, francesi e italiane del loro Tour Of The Universe. Un’esperienza unica che inciderà non poco sulla realizzazione del sesto album pubblicato verso la fine del 2011. Scritto a Los Angeles e prodotto dal bassista dei Nine Inch Nails Justin Meldal-Johnsen, HURRY UP, WE’RE DREAMING si presenta come l’opera più ambiziosa mai pubblicata da Gonzalez fino a questo punto. Un album doppio (come il modello dichiarato “Mellon Collie and the infinite sadness” degli Smashing Pumpkins) di ventidue pezzi che confermano (e consacrano) lo spostamento del baricentro della composizione verso territori sempre meno shoegaze e più esplicitamente poppeggianti, impreziositi da qualche sfumatura dark e post rock. Anticipato dall’uscita del singolo “Midnight city”, il disco vede la cantautrice russo americana Zola Jesus duettare con Gonzalez nella track d’apertura “Intro”. (24 ott 2011)