
Se quanto riferito da Brian Wilson al Village Voice nelle ultime ore dovesse corrispondere al vero, andrebbero perse tutte le speranze di rivedere i Beach Boys in attività in occasione del cinquantesimo anniversario della loro formazione: benché nelle ultime settimane si fossero rincorse - in maniera via via più insistente - voci su una possibile reunion della leggendaria band californiana (se non per un nuovo disco, almeno per alcuni selezionatissimi eventi dal vivo), le ultime esternazioni del bassista e cantante potrebbero mettere una lapide sopra a qualsiasi progetto di rientro nel circuito discografico e concertistico. "Dei piani per un'eventuale reunion io non so nulla", ha dichiarato l'artista, "Oggi come oggi non sono più in contatto con gli altri del gruppo, e - sinceramente - non mi interessa nulla averci a che fare", ha riferito Wilson, che aveva definito all'inizio del mese scorso i suoi ex compagni "dei pagliacci, dei pazzi".
"Nulla di nuovo da segnalare al proposito", aveva commentato Al Jardine solo un paio di settimane fa, al quale aveva fatto eco, pochi giorni dopo, il manager dello stesso Wilson, Jean Sievers: "Al momento, nessuno di loro ha bene idea di cosa di farà per festeggiare la ricorrenza", ha dichiarato all'edizione statunitense di Rolling Stone l'agente, "Di fatto, nessun programma per ora è stato fatto".
A questo punto resta da vedere se Al Jardine e Mike Love abbiano intenzione di affrontare le eventuali celebrazioni (che potrebbero tenersi il prossimo anno, essendo datato 1962 - con "Surfin' safari" - l'effettivo debutto discografico dell'ensemble) con una formazione mutilata del proprio principale compositore.