Dolly Parton aldilà dell'oceano Atlantico è considerata una leggenda vivente della musica, soprattutto del genere country. Come scriveva lo scorso anno il mio collega Gianni Sibilla, recensendo il precedente album della oggi 77enne musicista statunitense, "Run Rose Run", "se Dolly Parton deciderà di vendere i diritti del suo catalogo, il valore della transazione sarà paragonabile a quello di icone come Dylan o Springsteen, se non superiore. Una questione quantitativa - ha firmato molte più canzoni dei colleghi - ma anche qualitativa: nel suo catalogo ci sono classici come "I will always love you" o "Jolene", veri e propri classici della musica americana." Queste righe vengono riportate giusto per rendere la misura di chi sia Dolly Parton a chi non ne dovesse sapere nulla.
In principio fu la Rock and Roll Hall of Fame
Agli inizi del 2022 la Parton venne inclusa nel novero dei nominati in lizza per ambire ad essere inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. In un primo tempo (poi fece marcia indietro) rifiutò questa nomination poichè – a sentire lei – si sentiva fuori posto non essendo una artista riconducibile direttamente alla musica rock. Nel declinare gentilmente l'invito della Hall of Fame, tra le altre cose, dichiarò: "Questa nomination, tuttavia, mi ha ispirata a considerare l’idea di lavorare in futuro su un album di, si spera, grande rock’n'roll - cosa che ho sempre voluto fare." Un anno e mezzo più tardi quell'album rock’n'roll che aveva in animo di realizzare è diventato realtà. Con molta ironia (date un occhio alla copertina) lo ha chiamato "Rockstar". Un disco monumentale che si compone di trenta brani. Nove di questi sono inediti da lei scritti, le altre ventuno canzoni sono altrettante cover. L'elenco degli artisti che hanno unito il loro talento a quello di Dolly se non è lungo come quello telefonico, poco ci manca. Nomi altisonanti sono convenuti a rendere omaggio a questa biondissima regina della canzone: Sting, John Fogerty, Paul McCartney, Ringo Starr, Elton John, Steven Tyler, Stevie Nicks, Debbie Harry, Simon LeBon, Miley Cyrus, Joan Jett, Pat Benatar, Shery Crow. Solo per citarne alcuni tra i più noti, ma si potrebbe ancora continuare a lungo.
Un album tributo
"Rockstar" è un album tributo di Dolly Parton al rock classico e al medesimo tempo è un tributo del classic rock a Dolly Parton. "Rockstar" è un disco la cui valenza artistica ha poco senso valutare. E' principalmente una dignitosa operazione commerciale molto ben confezionata. Dolly Parton interpreta a suo modo, con molto affetto, senza stravolgerle, canzoni molto note e molto belle. Così facendo il rischio di cadere in un fastidioso effetto karaoke e di far storcere il naso a più di qualcuno è altissimo, e più di qualche caduta in questo album non manca. Però la leggerezza e il divertimento che Dolly profonde nelle sue interpretazioni è ammirevole e, raggiunta una certa età, sale unicamente la voglia di impegnarsi in ciò che porta piacere. Dolly Parton, ora che è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame, ha quindi voluto farsi un regalo: un lungo album tributo a se stessa.