Di cuore e mestiere, il nuovo album di Paul Rodgers

Ventitré anni dopo il musicista torna a pubblicare un disco solista, "Midnight rose"

Recensione del 12 ott 2023 a cura di Paolo Panzeri

Voto 6.5/10

Erano oltre venti anni, per la precisione dal 2000, quando uscì "Electric", che Paul Rodgers non veniva a noi con un album di inediti. Questo lungo periodo di silenzio discografico solista è stato ora colmato da "Midnight rose". Intendiamoci, non è che il quasi 74enne cantante britannico in tutti questi anni abbia bighellonato in giro oppure sia rimasto a rigirarsi i pollici sul divano di casa. Giusto per rinfrescare la memoria ai più distratti, tra il 2004 e il 2009, su invito di Brian May si è fatto carico (molto coraggiosamente) di dare voce alle canzoni dei Queen sia in tour che su disco, con l'album di inediti del 2008 "The Cosmos Rocks", assumendosi l'ingrato compito a perdere di esporsi all'inevitabile confronto con l'intoccabile Freddie Mercury.

La voce di Paul Rodgers

Quando si parla di Paul Rodgers inevitabilmente si tira in ballo la sua voce. Una voce tra le più significative espresse dal rock, che ha contribuito a regalare l'epopea dei Free alla fine degli anni Sessanta, quella dei Bad Company nei Settanta. E aggiungiamoci pure i Firm, insieme a Jimmy Page, negli Ottanta. Fatale quindi, nell'accingersi a parlare di "Midnight rose", partire ragguagliando sul più che sufficiente stato di salute delle sue corde vocali. Paul si destreggia bene sia che si misuri con il ritmo lento della title track; che chieda un surplus di impegno all'ugola come accade in "Living it up", primo singolo e unico brano in scaletta non firmato interamente da lui; oppure che si balocchi come accade nella solare “Dance in the Sun”. Quanto all'album, con "Coming home" mister Rodgers mette immediatamente la freccia e si infila senza alcun timore in corsia di sorpasso, che non pensa di abbandonare con la successiva "Photo shooter". E' un rock molto classico, ben suonato, ben interpretato, senza grandi sussulti, che non richiede un ascolto impegnativo, sia detto come complimento. Se il motore cala di giri con la ballata che regala il titolo all'album è solo perché il rocker di lungo corso sa che si deve dare requie al motore, rallentare per poi accelerare. Puntualmente si riparte con "Living it up" e ci si tuffa nella seconda parte del disco che va a chiudere con la bluesata "Melting".

Una gradevole mezz'ora

Paul Rodgers nelle dichiarazioni che hanno accompagnato l'uscita dell'album lo definisce, ovviamente, il suo migliore di sempre. Forse non è proprio così, è certo però che "Midnight rose" è un disco godibile, arioso e in alcuni passaggi anche trascinante ("Take love"). Nessuna di queste canzoni si può catalogare come indimenticabile, sono mediamente buone per trascorrere una piacevole mezz'ora. Giunto alla sua bella età Paul sa benissimo che di importante nella vita ci sono salute ed equilibrio. Ma è ancora più importante regalare piacere e divertimento con la propria musica.

Tracklist

01. Coming Home (03:18)
02. Photo Shooter (03:42)
03. Midnight Rose (04:00)
04. Living It Up (03:06)
05. Dance In The Sun (03:49)
06. Take Love (04:20)
07. Highway Robber (05:05)
08. Melting (04:48)

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