Lo scorso novembre Christine and the Queens tornò a pubblicare un nuovo album, intitolato "Redcar les adorables étoiles (prologue)", dopo quattro anni dal precedente "Chris". Ora, meno di un anno più tardi, l'artista francese fa seguito con il suo quarto album “Paranoïa, Angels, True Love”. Un disco che è strettamente collegato allo scorso episodio – anche se quello era per lo più cantato in francese, mentre questo lo è in inglese - come del resto da lui dichiarato: "Questo nuovo disco è la seconda parte di un gesto lirico che comprendeva anche ‘Redcar les adorables étoiles’ del 2022. Ispirandosi alla gloriosa drammaturgia dell'opera iconica ”Angels in America” del drammaturgo americano Tony Kushner.” ”Angels in America” è una piece teatrale che venne messa in scena negli Stati Uniti agli inizi degli anni Novanta e si aggiudicò il Premio Pulitzer per la drammaturgia. L'opera tratta del dramma dell'AIDS e delle sue ricadute nelle vite dei gay nella New York degli anni '80. Come per il precedente album Christine ha fatto tutto da sè (scrittura e produzione) avvalendosi, in sede di co-produzione, del talento di Mike Dean (già al lavoro, tra gli altri, con Lana Del Rey, Beyoncè, Kanye West e Madonna). Madonna compare in qualità di ospite in tre brani, come la rapper 070 Shake lo è in altri due, queste sono le uniche collaborazioni presenti nel disco.
Impegno, attenzione e soddisfazione
L'ascolto di “Paranoïa, Angels, True Love” richiede una buona dose di impegno e di attenzione. Non fosse altro per la sua imponenza: 20 brani per oltre un'ora e mezza di musica. Ma non solo di quello si tratta. Chi conosce anche solo un poco Christine and the Queens ben sa che la sua è musica legata a doppio filo con la rappresentazione della stessa, questa è una premessa fondamentale per comprendere il disco, a maggior ragione in questo caso, considerando che è ispirato a un'opera teatrale. E' una questione di credere o non credere, di avere fede in Chris e lasciarsi andare a novanta e passa minuti di un grande pop dalle mille sfumature (per lo più elettroniche) che fa da colonna sonora al viaggio al termine del proprio essere e alla ricerca dell'amore, quale che sia, di Héloïse Letissier che ha spiegato: “Paranoïa, Angels, True Love” è una guida verso una trasformazione che porta all’apertura del proprio cuore, una preghiera verso il sé, quello che respira attraverso tutti gli amori di cui è fatto." Si diceva che servono impegno e attenzione per avvicinarsi al quarto album di Christine and the Queens, si aggiunga però che si avrà grande soddisfazione.
La sfida è vinta
A chiusura della recensione di "Chris", nel settembre 2018, scrivevo: "La vera grande sfida di “Chris” è riuscire a portare mademoiselle Letissier mani e piedi nel mainstream per dare sempre più respiro ai suoi temi. Artista di culto lo è già da qualche tempo." Ora, a distanza di quasi cinque anni, Héloïse Letissier ha vinto la sua sfida, Christine and the Queens è ufficialmente uno dei musicisti più artisticamente vivaci e importanti sul panorama musicale mondiale. Faccio ammenda a posteriori per averlo appellato mademoiselle, ma è solo dallo scorso mese di agosto che lui usa pubblicamente i pronomi maschili, dopo essersi dichiarato pansessuale nel 2016.