La 28enne Nina Nesbitt, di padre scozzese e madre svedese, giunge con "Alskar" alla sua terza prova solista, dopo avere esordito neppure ventenne, nel 2014, con l'album acustico "Peroxide" e avere fatto il bis cinque anni più tardi con "The sun will come up, the seasons will change". Non si può negare che a inizio carriera la ragazza un piccolo aiuto a porla sotto la luce dei riflettori lo ebbe certamente per le sue innegabili qualità artistiche ma anche per il fatto di essere la fidanzata di tale Ed Sheeran che le dedicò pure una canzone, "Nina", inclusa nell'album "X" pubblicato nel 2014, scritta insieme al leader degli Snow Patrol Johnny McDaid.
L'amore, che altro
Al centro del nuovo disco, come suggerisce il titolo, c'è l'amore in molte delle sue forme (Alskar infatti non è altro che la parola svedese per amore) e, come da lei dichiarato, l'album ha un'anima divisa in due proprio come due sono le sue nazioni di origine: ""Älskar" parla dell'amore in tutte le sue forme, che si tratti della mia relazione, della mia famiglia, degli amici o dell'imparare ad amare me stessa. Mi piace molto la dinamica dell'album. Ha una certa atmosfera svedese, dato che ho avuto modo di lavorare con molti dei miei idoli di quella scena pop. Ma ha anche qualche elemento scozzese, la narrazione e il folk, che ne ha influenzato l'altra metà".
Nina, fortissimamente Nina
Le canzoni di "Älskar" sono state quasi tutte scritte e prodotte da Nina Nesbitt, principalmente nel periodo della pandemia, tra la Svezia, dove ancora ha dei parenti, e casa sua. L'area di riferimento musicale dell'album è quella del pop, più o meno acustico, più o meno elettronico, più o meno spensierato. Nei dodici brani del disco Nina vola con leggerezza dalla ricerca di un amore e, ancor più, di una vita senza tristezze esposta "No Time (For My Life to Suck)" alla pressione sociale che deve sopportare e combattere con tutte le proprie forze una ragazza per sopravvivere in questa società in "Pressure makes diamonds". "Dinner table" è dolcemente dedicata a nonna e mamma riunendo, inclusa lei, tre generazioni (la prima innamorata di Elvis, la seconda che ballava con la musica di David Bowie...molto bello é il video del brano), mentre il singolo "When you lose someone" con piano e archi esprime il dolore che si patisce quando si perde qualcuno che si è molto amato. "Teenage chemistry" è serena tanto quanto gradevole.
Complimenti per il disco
Quello di Nina è un inno all'amore e alla vita dal punto di vista di una ragazza poco meno che trentenne, è un album che ha la capacità di riuscire, per quanto si possa riuscire, a tratteggiare argomenti universali raccontando il personale. E' un disco che a un primo ascolto potrebbe apparire quasi ingenuo - come la breve, solo un minuto, "Gaol" che introduce all'ascolto ripetendo in più lingue 'ti amo' – e la voce non convincere appieno, ma poi ascoltando con attenzione, "Colours of you" su tutte, si rivede il giudizio. "Älskar" non ha la profondità di un capolavoro (che parolona!), ma non si può negare che sia un buon disco.