22/08/2008
'Control' - La genesi del film, pt. 11

Rockol pubblica a puntate la genesi di “Control”, il film dededicato alla vita di Ian Curtis dei Joy Division girato da Anton Corbijn (vedi news).
Oltre alle normali ricerche sul suo ruolo, che hanno implicato la lettura e la visione di tutto il materiale disponibile su Ian, come la ‘video compilation’ “Here are the young men” - una delle prime cose che Riley ha fatto è stato cercare di saperne di più sull’epilessia che aveva afflitto Ian Curtis nei suoi ultimi anni di vita. Riley sapeva già parecchie cose sulla malattia visto che il chitarrista del suo gruppo ne aveva sofferto, ma ciononostante ha trascorso un giorno ed una notte alla National Society of Epilepsy di Londra per informarsi meglio.
“Ho parlato con i neurologi, che sono stati molto gentili e disponibili con me; hanno risposto a tutte le mie domande e mi hanno anche fatto vedere che cosa succede al corpo quando è in preda ad un attacco epilettico,” ricorda Riley parlando di quell’esperienza. “Poi ho potuto osservare delle persone in preda agli attacchi. E’ stata una cosa molto difficile e quasi insostenibile, ma ero andato lì per quel motivo e ho dovuto farlo.”
A tutt’oggi non sappiamo se Curtis avesse già mostrato i segni dell’epilessia quando era più giovane, ma il suo primo attacco epilettico di cui si ha notizia risale ad un viaggio in automobile di ritorno da un concerto che i Joy Division avevano tenuto a Londra, ed aveva 21 anni.
“Penso che quando era adolescente avesse avuto qualche leggero sintomo di epilessia, ma non aveva mai avuto un vero attacco,” commenta Riley, parlando dell’origine incerta della malattia di Curtis. “A volte succede che le persone abbiamo qualche sintomo da adolescenti, che la malattia scompaia intorno ai vent’anni per ripresentarsi poi in forma più acuta successivamente.”
Domani, sempre nelle news di Rockol una nuova puntata della genesi del film.
Ecco l'undicesima puntata, le altre sono reperibili
qui
Oltre alle normali ricerche sul suo ruolo, che hanno implicato la lettura e la visione di tutto il materiale disponibile su Ian, come la ‘video compilation’ “Here are the young men” - una delle prime cose che Riley ha fatto è stato cercare di saperne di più sull’epilessia che aveva afflitto Ian Curtis nei suoi ultimi anni di vita. Riley sapeva già parecchie cose sulla malattia visto che il chitarrista del suo gruppo ne aveva sofferto, ma ciononostante ha trascorso un giorno ed una notte alla National Society of Epilepsy di Londra per informarsi meglio.
“Ho parlato con i neurologi, che sono stati molto gentili e disponibili con me; hanno risposto a tutte le mie domande e mi hanno anche fatto vedere che cosa succede al corpo quando è in preda ad un attacco epilettico,” ricorda Riley parlando di quell’esperienza. “Poi ho potuto osservare delle persone in preda agli attacchi. E’ stata una cosa molto difficile e quasi insostenibile, ma ero andato lì per quel motivo e ho dovuto farlo.”
A tutt’oggi non sappiamo se Curtis avesse già mostrato i segni dell’epilessia quando era più giovane, ma il suo primo attacco epilettico di cui si ha notizia risale ad un viaggio in automobile di ritorno da un concerto che i Joy Division avevano tenuto a Londra, ed aveva 21 anni.
“Penso che quando era adolescente avesse avuto qualche leggero sintomo di epilessia, ma non aveva mai avuto un vero attacco,” commenta Riley, parlando dell’origine incerta della malattia di Curtis. “A volte succede che le persone abbiamo qualche sintomo da adolescenti, che la malattia scompaia intorno ai vent’anni per ripresentarsi poi in forma più acuta successivamente.”
Domani, sempre nelle news di Rockol una nuova puntata della genesi del film.
Segui Rockol su Instagram per non perderti le notizie più importanti!
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale