
I Foals, definiti dal “Daily Telegraph” nello scorso dicembre una sorta di “nuovi Radiohead”, hanno deciso di omettere dalla lista delle canzoni del loro album di debutto i primi due singoli che tanto erano piaciuti al loro pubblico. La decisione in realtà era stata presa alcune settimane fa, ma solamente ora la band di Oxford ha spiegato le ragioni del ben poco frequente gesto. Il frontman Yannis Philippakis, intervistato dall’NME sulla composizione di “Antidotes”, l’album d’esordio, ha detto: “Non siamo stati a menarcela tanto. Abbiamo semplicemente pensato che avevamo già pubblicato i due singoli, ‘Hummer’ e ‘Mathletics’, quindi perché pubblicarli di nuovo? Abbiamo pensato un sacco all’ordine di apparizione delle canzoni, e alla fine ci siamo detti: vaffan**lo, ma facciamo gli undici pezzi che vogliamo fare”.
Il mese scorso il Telegraph aveva affermato che i Foals saranno tra i gruppi chiave del 2008 perché nel 2007 hanno potuto contare su un ampio passaparola, ed anche perché nel corso della scorsa estate il loro singolo “Hummer” è stato tra i più ballati sulle piste studentesche. La musica della band, per il giornale, è “un punk-funk che strizza l’occhio alla New York d’inizio anni Ottanta ma è anche influenzata dai minimalisti alla Steve Reich”.
Il mese scorso il Telegraph aveva affermato che i Foals saranno tra i gruppi chiave del 2008 perché nel 2007 hanno potuto contare su un ampio passaparola, ed anche perché nel corso della scorsa estate il loro singolo “Hummer” è stato tra i più ballati sulle piste studentesche. La musica della band, per il giornale, è “un punk-funk che strizza l’occhio alla New York d’inizio anni Ottanta ma è anche influenzata dai minimalisti alla Steve Reich”.
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