Lou Reed, una nuova versione di “Metal Machine Music”

Per il RSD, torna "il disco più brutto della storia del rock", con Thurston Moore e altri

Torna in una nuova versione uno dei dischi più controversi della storia del rock. Per il Record Store Day Black Friday, il 28 novembre, esce “Metal Machine Music: Power to Consume, Vol. 1”, una nuova versione di “Metal Machine Music”, disco di feedback e distorsioni di Lou Reed pubblicato nel 1975. Per il 50° anniversario l’album è stato ristampato in una edizione speciale per il Record Store Day.
La raccolta riunisce Thurston Moore, Aaron Dilloway, Drew McDowall, Pharmakon, The Rita e Mark Solotroff per esplorare distorsione, feedback e texture elettroniche grezze in omaggio all’eredità di “Metal Machine Music”, come si legge nella comunicazione ufficiale.

Pubblicato nell’estate del 1975, “Metal Machine Music” era un doppio album di rumore, chitarre distorte e feedback: quattro facciate della stessa durata (16’01”), con l’ultima chiusa in “locked groove”, il solco circolare che fa girare il vinile all’infinito. Lou Reed lo presentò con note di copertina esplicite" Questo disco non è per feste/balli/romanticismo di sottofondo…”) e nel tempo l’opera è stata letta come gesto radicale: per alcuni “il disco più brutto della storia del rock”, per altri un atto avanguardistico che sfidava industria e fan. “My week beats your year”, concludeva Reed, sfidando i suoi ascoltatori.

Come racconta Will Hermes nella monumentale biografia "King of New York"

"Metal Machine Music era un album strumentale fatto di cesellati ronzii di feedback e uscì nello stesso mese del live. Ma anziché contribuire a risolvere i problemi economici di Reed, quel disco aggressivo e ipnotico ne creò di nuovi. (…) Il muro di rumore stratificato di 'Metal Machine Music', costruito con scoppi di chitarra registrati su nastro, accelerati, rallentati, invertiti e filtrati attraverso vari dispositivi, non era neanche troppo insolito per un chitarrista sperimentale che aveva ideato i riff di una sola nota di ‘The Ostrich' e gli assolo stratificati di ‘What Goes On’. Aveva anche qualche affinità con la manipolazione dei nastri ispirata a Stockhausen presente in alcune tracce dei Beatles come ‘Revolution #9’ e ‘Tomorrow Never Knows’ (…) ‘Metal Machine Music era anche una soluzione rapida alle richieste della RCA, nonché un ceffone avanguardistico a tutti quei tipi in giacca e cravatta che lo stavano tampinando. Reed deve aver pensato che fosse una mossa concettuale fantastica. Ma non funzionò”.

la tracklist della nuova versione


Side A
    1.    Thurston Moore – “Drone Cognizance”
Side B
    1.    Aaron Dilloway – “Psychic Motor Disorder”
    2.    Pharmakon – “Blunt Instruments”
 Side C
    1.    Drew McDowall – “Feedback”
    2.    Mark Solotroff – “Terminal ’25”
 Side D
    1.    The Rita – “109 90”

Vuoi leggere di più su Lou Reed?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996