La “torta al livore” di Levante ha il buon sapore del ritorno

L’ironia è un’onda, va cavalcata con eleganza e gusto, o rischia di far affondare. Levante, in diversi momenti della sua carriera, ha saputo surfarla con brillantezza, come ci ricorda anche “Alfonso”, uno dei brani più amati della cantautrice siciliana, scritto all’inizio del suo percorso. “Alfonso, tanti auguri ma non ti conosco” sembra, per un gioco di specchi temporali, parlare all’oggi, portandoci a quella “torta al livore” che Levante ha appena sfornato. In “Maimai”, il singolo che segna il suo ritorno, infatti, c’è uno spassoso sorriso amaro, ma anche una dichiarazione di indipendenza, un tema molto caro a Claudia Lagona.
“Opera futura”, il suo ultimo album, uscito nel 2023, è un disco ricco di canzoni dense legate alla maternità, ai ricordi, al domani e alla libertà, un guardarsi allo specchio senza filtri. Con “Maimai” Levante vuole essere leggera come una farfalla, ma pungere come un’ape, ripartendo da un ritmo contagioso e da un gioco: nel video di lancio si vede lei che, nel momento del fatidico “sì” al matrimonio, dice “maimai”. Il pezzo, proprio come una fetta di torta, spinge a un ascolto dopo l’altro: “Ti piacerà la torta al mio livore, l’ho consegnata al tuo custode, c’ho scritto con il cuore happy birthday maimai”. E ancora: “Io c’ho chiamato il cane col tuo nome”. Ma non è una revenge song come altre, contro un ex e basta, è un atto d’amore verso se stessi, una dichiarazione di autodeterminazione. Il passo più significativo del brano, non a caso, è “E l’amor mio di cui ho bisogno, finalmente sono io. L’amore mio sì, sono io”. C'è anche una clip ufficiale del singolo, per la regia di Giacomo Triglia, che vede accanto a Levante l’attore italiano Jozef Gjura che ha interpretato recentemente il personaggio di un garibaldino sabaudo nel film "Il Gattopardo".
In quel “Sto bene solo se non torni mai” sembra di sentire riecheggiare le parole di “Valvonauta” dei Verdena. La cantautrice lo dice a chiare lettere e con un po’ di pepe: a volte ci possiamo bastare, dobbiamo imparare in primis ad amare noi stessi. Ma questo non impedisce un simpatico sgambetto a colui/colei con cui si è chiusa una relazione: “La festa non è finita finché non è stata servita l’ultima fetta di torta - racconta Levante - questa è la ricetta giusta per cucinare il dolce più amaro”. Una Levante beffarda e piena di luce si affaccia sui mesi estivi con un canzone frizzantissima, che meriterebbe di emergere in questo mare di tormentoni copia-incolla.