La canzone degli U2 per cui Bono ringrazia Dio ogni giorno

Al frontman della band irlandese ricorda che non si deve mai perdere la propria anima

Non crediate che sia una esagerazione quando qualcuno dice che quella tal canzone lo ha aiutato ad andare avanti o, addirittura, gli ha salvato la vita. Esistono canzoni che ascoltate in momenti particolari assumono significati che vanno oltre la razionalità, canzoni che ci sostengono nei momenti bui.

Anche gli artisti hanno canzoni che li aiutano a non perdere la bussola nei momenti difficili, per Bono è una canzone scritta da lui stesso: "City Of Blinding Lights", inclusa nell'album degli U2 del 2004 “How to dismantle an atomic bomb” (leggi qui la recensione).

Nel libro 'U2 by U2' Bono spiega così la canzone: "La prima strofa sta a Londra e il ritornello a New York. La cosa che avevo in mente era il mio primo viaggio a Londra con Ali (sua moglie, ndr), quando eravamo adolescenti, sul traghetto e sul treno, camminando verso Piccadilly Circus e su per Wardour Street, scoprendo semplicemente cosa una grande città poteva offrirti e cosa poteva toglierti. Poi, naturalmente, New York, la scena al Madison Square Garden durante l'Elevation Tour, dove si sono accese le luci e 18.000 newyorkesi erano in lacrime, saltavano su e giù, e io ho urlato loro, 'Oh, siete davvero belli stasera'".

Bono ha raccontato che mentre la band suonava a New York solo pochi giorni dopo l'attacco dell'11 settembre, ricorda di aver visto la folla ballare ed essere rimasto sbalordito dalla resilienza degli esseri umani, gridando loro quel complimento e in seguito inserendolo nella canzone. "È di questo che parla questa canzone, ricordare quei tempi. Si tratta di riconquistare un senso di meraviglia, di essere in una città e di ricordare a te stesso che non devi perdere la tua anima per guadagnare il mondo. Ringrazio Dio ogni giorno per le infinite quantità di grazia e per aver coperto le crepe in cui sarei caduto".

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