Il chitarrista degli Who Pete Townshend parlando con Variety ha parlato del ruolo che ritiene di avere avuto nella morte di Jimmy McCulloch, l'ex chitarrista degli Wings morto nel 1979 all'età di 26 anni.
Queste le considerazioni di Townshend: "Penso che se non fossi entrato nella vita di Jimmy McCulloch, oggi lui potrebbe essere ancora vivo. Penso che il fatto che abbia continuato a lavorare con Paul McCartney e i Wings (dal 1974 al 1977, ndr) sia stata la sua morte".
Jimmy McCulloch divenne famoso nel 1969 con i Thunderclap Newman di Pete Townshend e Kit Lambert. L'allora sedicenne chitarrista insieme al pianista jazz Andy Newman e al batterista John "Speedy" Keen raggiunse la posizione numero uno della classifica con la canzone "Something in the Air".
Il successo e il talento portò il giovane chitarrista ad unirsi agli Wings di Paul McCartney band in cui suonò dal 1974 al 1977 prima di morire nel 1979 per un infarto correlato all'uso massiccio di droga. Pete Townshend ha detto che McCulloch "non era adatto alla celebrità. Quando incontrai Jimmy per la prima volta aveva 14 anni, forse anche meno, ed era in una band con suo fratello maggiore, Jack, che lo proteggeva. Poiché era davvero giovane non notammo che potenzialmente era un alcolizzato. In quel particolare momento, nonostante il fatto che Paul e Linda (la moglie di McCartney, ndr) cercassero con tutte le loro forze di aiutarlo, non c'erano meccanismi che potessero aiutarlo. Per Speedy, la stessa storia." Riferendosi a Keen che scrisse "Something in the Air" e morì a causa di un infarto nel 2002 all'età di 56 anni.
L'ultimo album di Jimmy McCulloch con gli Wings fu "London Town" nel 1978. L'album successivo del gruppo, "Back to the Egg" del 1979, vedeva alla chitarra Laurence Juber . Due anni più tardi, la band si sciolse.