Fabrizio Paterlini: "Il piano può emozionare anche con tre note"

Per il Piano Day esce una nuova versione di "Riverscape": tre brani in anteprima

La musica italiana più ascoltata all'estero? Il rock dei Maneskin, la dance (i Meduza hanno 20 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, solo 2 in meno della band romana). E poi il pianoforte: Ludovico Einaudi è il terzo sulla piattaforma con poco meno di 10 milioni al mese (ne abbiamo parlato qua con lui). Ma non solo lui: Fabrizio Paterlini ha 3 milioni e mezzo di ascoltatori, principalmente in paesi non italiani, con una proposta musicale che trascende i confini nazionali. Domani è il Piano Day, appuntamento voluto dal tedesco Nils Frahm: "Una bellissima idea per dedicare l'80° giorno dell'anno al pianoforte. Una bella iniziativa per celebrare uno strumento così completo, così unico che può suonare note iper virtuose e può anche emozionare con tre note, che alla fine è quello che suona più bene nelle mie corde", spiega a Rockol Fabrizio Paterlini, che domani pubblicherà un'edizione deluxe di "Riverscape", il suo album uscito lo scorso autunno.

"Da una decina d’anni a questa parte il piano è stato sdoganato: una volta rientrava nell’ambito della new age, ora è più comune usarlo in maniera evocativa e intimista", riflette Paterlini. "L'avvento dello streaming e quindi della totale globalizzazione della musica ha sicuramente contribuito ad ampliare la nicchia di persone appassionate di questo genere, dando una forma più definita, credo, ad un genere. Alla fine nei primi anni 2000 c’era principalmente Einaudi, con il suo timbro un po' cinematico, adesso è un genere che comincia ad avere una sua dignità. Se parli di 'neoclassica' si capisce cosa si intende".

La deluxe edition di "Riverscape" contiene tre brani inediti, "Chamber #24", "The Wait" e "Jumping on the stars", che potete ascoltare in anteprima qua sotto e che uniscono le diverse anime del disco e di Paterlini: il piano solo, la contaminazione con l'elettronica e una vena cinematografica ispirata da musicisti come Yann Tiersen. 
"Riverscape" è un album ispirato dall'acqua e dai fiumi: "Una decina di anni fa una fotografa olandese, Kristel Schneider, mi mandò un suo libro sugli alberi, 'Variation in trees', ispirato dalla mia musica. Durante la pandemia mi ha contattato proponendo di fare qualcosa assieme, ma partendo da zero. Lei avrebbe fotografato il fiume Allier, dalle parti di Lione, io avrei composto una immaginaria colonna sonora. La cosa che appunto non sapeva è la mia familiarità con questi panorami", racconta a Rockol Paterlini, che vive vicino al Po.

Ecco i tre brani in anteprima

Chamber #24:

The Wait

Jumping on the stars

 

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