All'apice della loro fama i Police sono stati spesso accusati di essere arroganti. Ora, a distanza di molti anni, il batterista della band inglese Stewart Copeland ha ammesso che quella etichetta era corretta.
Il 71enne musicista statunitense lo ha dichiarato nel corso della sua partecipazione al podcast di Bob Lefsetz, dove, in un altro momento dell'intervista, ha avuto modo di esprimere il suo pensiero su “Roxanne”: "Eravamo convinti, anzi assolutamente certi, che avremmo dominato e governato il mondo. Abbiamo avuto la stessa arroganza dal momento in cui io e Sting ci siamo incontrati."
Fu proprio Copeland a fondare i Police , invitando Sting ad unirsi al gruppo che aveva in mente di comporre. La sua convinzione si fortificò ulteriormente dopo la prima volta che suonò con Sting . Dopo avere suonato in studio, la sera i due andarono a un concerto in un locale di Londra. "Quella sera lo portai al Roxy Club, il primo vero club punk a Londra, e vedemmo i Generation X, Billy Idol e la sua band. Ci guardavamo a destra e sinistra pensando: 'Ok, questi sono i pesciolini che noi squali divoreremo. Mangeremo il pranzo di tutti.' Eravamo ancora carichi dalla nostra jam perché sapevamo che, solo noi due suonando insieme, possedevamo qualcosa di raro. Era davvero fantastico. Lo sapevamo. Beh, eravamo arroganti.”
La prima formazione dei Police aveva Henry Padovani alla chitarra, ma questi venne presto sostituito da
Secondo Copeland, il cambio del chitarrista sbloccò le cose nei Police , in particolare in Sting . "Non appena abbiamo avuto Andy nella band con la sua raffinatezza armonica, le orecchie di Sting si drizzarono. Ora aveva un vero musicista… Con Andy, la sua mente iniziò a esplodere con la musica. Fu allora che se ne uscì con quelle canzoni che avete sentito, una dopo l'altra sostituirono le nostre stupide, finte canzoni punk."