Come "Twin Peaks" ha cambiato le sigle delle serie TV

In ricordo di David Lynch e Angelo Badalamenti: poche note iconiche che hanno segnato l’immaginario

Oggi va di moda l'aggettivo "iconico", ma se c'è un suono davvero iconico nella storia della TV è quello della sigla di "Twin Peaks": poche note sospese che creano un mondo, quello di una serie che ha ridefinito i confini del racconto televisivo e del suo rapporto con la musica.  David Lynch è stato uno dei più visionari e originali registi degli ultimi decenni - anche per il suo lavoro sulle colonne sonore, soprattutto assieme al compositore Angelo Badalamenti, scomparso a fine 2022.

I due hanno iniziato a lavorare assieme nel 1986 con "Velluto blu", proseguendo il sodalizio fino agli anni zero. Ma il loro lavoro più noto assieme è proprio la colonna sonora di "Twin Peaks", con cui Lynch arrivò in TV nel 1990: al tempo era impensabile che un regista di film "d'autore" lavorasse per il piccolo schermo. 

Creata assieme a Mark Frost, "Twin Peaks" raccontava i misteri legati all'omicidio di Laura Palmer, una ragazza del nord ovest americano, con un linguaggio cupo e inedito che insisteva sui lati oscuri della provincia americana, in maniera disturbante, in netto contrasto con le storie rassicuranti che si vedevano sul piccolo schermo. In realtà gli ascolti furono tutt'altro che esaltanti: dopo le prime puntate calarono sensibilmente, tanto che la serie si chiuse nel 1991 dopo sole due stagioni. Ma segnò profondamente l'immaginario del periodo e Lynch volle realizzarne per una terza nel 2017, a 25 anni dal debutto.

Parte del mistero era costruito proprio attraverso le musiche, e in particolare con la sigla, Falling: venne composta da Angelo Badalamenti e diffusa sia in versione strumentale che nella versione cantata da Julee Cruise, con il testo scritto dallo stesso Lynch. Si differenziava a partire dalla lunghezza: non quella di una breve sigla ma quella di una canzone tradizionale (ben 2 minuti e 36 secondi, un'eternità per la TV). Alla musica veniva delegato il ruolo di confondere lo spettatore richiamando allo stesso tempo modelli narrativi alti come il cinema e popolari come la soap opera.

La versione cantata appare già nella prima puntata, quando Julee Cruise si esibisce al Roadhouse, il bar della cittadina in cui si svolgono molti eventi rilevanti: canta Falling e The Nightingale mentre nel locale si scatena una rissa. Il Roadhouse tornerà anche nella terza stagione del 2017, con esibizioni particolari in quasi ogni puntata, dalla stessa Julee Cruise a Eddie Vedder.

Con "Twin Peaks" Lynch riscrive completamente il modello della theme song, usandola in maniera più evocativa che didascalica, e trasformando la colonna sonora non solo in un marchio sonoro della serie, ma in un leit motiv ricorrente anche dentro le sequenze. Con Twin Peaks la sigla non è più solo una soglia di ingresso al mondo della serie: insieme alla musica e alle canzoni nelle puntate, diventa parte integrante del racconto. Cosa che dagli anni zero in poi diventerà una costante della serialità.

In questo video, Badalamenti ha raccontato come venne creato il tema della serie

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