Niente, Roger Waters non lascia, anzi raddoppia.
Stiamo parlando di nuove dichiarazioni sulla guerra in Ucraina, dopo la polemica con la moglie del presidente Zelensky. E queste dichiarazioni, in una lunga intervista con Rolling Stone, indicano che Waters si sente addirittura perseguitato.
L'ex Pink Floyd sostiene di essere su una ipotetica "kill list" ucraina: una semplice "lista nera" o una lista in cui l'uccisione non sia metaforica ma letterale? Lo spiega lo stesso Waters
Non dimenticare che sono su una kill list supportata dal governo ucraino. Sono nella fottuta lista e hanno ucciso persone di recente...
Ma quando ti uccidono, scrivono "liquidato" sulla tua foto.
Beh, io sono una di quelle fottute foto.
Il giornalista di Rolling Stone precisa che la lista non è del goveno ma "un elenco gestito da un'organizzazione ucraina di estrema destra che contiene centinaia di migliaia di nemici dell'Ucraina".
Ma poco vale, perché Waters poi raddoppia ulteriormente, ribadendo la tesi già esposta in altre circostanze: responsabile della guerra non è la Russia, ma la Nato. È quella che lui definisce "propaganda occidentale"
“È esattamente il contrario di dire propaganda russa; I russi hanno interferito con la nostra elezione; I russi lo hanno fatto. Sono tutte bugie, bugie, bugie, bugie".