Robert Plant ricorda i primi giorni dei Led Zeppelin

“Alla nostra prima prova, sapevo di trovarmi in una stanza piena di giganti”, racconta il cantante

Attualmente impegnato in una serie di concerti oltreoceano per il tour con Alison Krauss, che lo scorso 14 luglio ha fatto tappa anche al Lucca Summer Festival, Robert Plant ha recentemente rilasciato un’intervista all’edizione statunitense di “Rolling Stone”. A colloquio con Kory Grow, il cantante britannico ha parlato della nascita dei Led Zeppelin e ha ricordato la sua prima prova con John Bonham insieme a Jimmy Page e John Paul Jones.

Cresciuto con il desiderio di diventare come Elvis Presley, Plant aveva solo 16 anni quando agli inizi degli anni Sessanta decise di dedicarsi totalmente alla musica e si inserì nella scena blues delle Midlands. Dopo aver suonato in diverse formazioni locali, grazie alla sua militanza in un altro gruppo, i Crawling King Snakes, verso il 1965 Robert fece conoscenza con John Bonham, insieme al quale due anni più tardi si ritrovò poi nei Band of Joy. Nel giro di poco tempo, Robert Plant entrò poi in contatto con Jimmy Page, che nel 1968 era alla ricerca di un cantante per mettere in piedi una nuova formazione degli Yardbirds. Il cantante raccomandò quindi Bonzo come batterista per il gruppo di Page e, con John Paul Jones come bassista, si formarono i New Yardbirds, presto ribattezzati Led Zeppelin.

Per rispondere alla domanda su quando e come ha capito che ce l’avrebbe fatta nella musica, nel corso della recente intervista con “Rolling Stone USA”, l’ex voce della storia band britannica ha quindi ripensato alle sue prime prove insieme ai musicisti con i quali avrebbe costituito la formazione di “Whole lotta love”. Plant ha così rimembrato quel lontano 12 agosto 1968, quando lui e il batterista John Bonham, si recarono a Londra dalle West Midlands a bordo del furgone preso in prestito dalla madre di Bonzo. Il cantante, che pochi mesi fa ha ricordato ancora come “scoraggiante” il momento in cui si trovò a provare a fianco di Jimmy Page e John Paul Jones, ha narrato: “Ho capito che ce la potevo fare quando mi recai alla prima prova con gli Yardbirds. Avevo 19 anni, stavo per compierne 20. Avevo suggerito a Jimmy Page che il batterista che aveva assunto non si avvicinava affatto al dinamismo di John Bonham. Così, una volta che la moglie di John, Pat, gli ha dato il permesso per andare alle prove - lei gli diceva sempre: ‘Stai lontano da Plant, perché rischi di finire al verde e nei guai’ - io e lui siamo andati insieme a Londra sul furgone di suo mamma preso in prestito”. E ancora:

“Quel pomeriggio, in quello scantinato, quando abbiamo suonato un po’ di canzoni che nessuno realmente conosceva, come ‘Train kept a rollin’’, sapevo di trovarmi in una stanza piena di giganti. Era la verità. Successivamente, quello che accadde in quella stanza nel 1973 esplose nell’esperienza rock non-rock più avventurosa che si potesse desiderare di trovare. Ed era solo la somma delle parti. Quei ragazzi erano incredibilmente bravi. Sembrava che ognuno di noi stesse aspettando riunirsi con gli altri e fare il botto!”.

In un'altra recente intervista, tuttavia, Robert Plant ha ribadito di avere ben poco interesse a esibirsi di nuovo con Jimmy Page e John Paul Jones come Led Zeppelin, che si sono sciolti a seguito della prematura scomparsa di John Bonham nel 1980 e che si sono ritrovati per l’ultima volta su uno stesso palco nel 2007. In quell’occasione, per un evento tributo al defunto presidente dell'Atlantic Records Ahmet Ertegun, Page, Plant e Jones si esibirono con Jason alla batteria, il figlio di Bonzo, sul palco della O2 Arena di Londra.

A colloquio con il Los Angeles Times, Robert Plant ha discusso della rivisitazione delle canzoni dei Led Zeppelin durante alcuni suoi live e di una performance in particolare del 2019 in cui ha proposto "Immigrant Song" in Islanda. A una successiva domanda se sarebbe favorevole a una reunion dei Led Zeppelin, Plant ha poi risposto: “Tornare alle origini per ottenere una sorta di grande applauso non soddisfa davvero il mio bisogno di nuovi stimoli”.

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