Qualche mese fa, pochi giorni dopo il terzo anniversario della scomparsa di Keith Flint, avvenuta il 4 marzo del 2019, i Prodigy avevano annunciato il proprio ritorno in concerto e le loro prime date dal vivo dopo la morte del frontman.
Per la formazione di Braintree, oggi guidata dagli unici due elementi originali, Liam Howlett e Maxim Reality, il momento di tornare sul palco e suonare davanti a un pubblico di fan è arrivato pochi giorni fa con il primo di una serie di spettacoli in programma nel Regno Unito, nonché il primo di due show alla O2 Academy di Sheffield.
Durante i loro primi due concerti senza Keith Flint del nuovo tour, volto a celebrare il venticinquesimo anniversario dell’uscita del terzo e più popolare album del gruppo, “The Fat of the Land” del 1997, la sera dell’8 luglio e del 9 luglio scorsi - come riportato su setlist.fm - i Prodigy hanno proposto due scalette di 21 brani quasi identiche.
“È passato molto tempo, cazzo”, si è sentito dire dal palco alla folla, stando a quanto segnalato su Music-News.com, prima dell’esecuzione di “Breathe”, brano scelto per aprire gli show.
Durante i concerti a Sheffield, che hanno visto la band suonare alcune delle sue canzoni più amate dai fan come "Omen", "Voodoo People", "Smack My Bitch Up", "Take Me To The Hospital" e "Invaders Must Die”, è stato anche dedicato un momento alla memoria di Flint.
Sulle note di "Firestarter", infatti, sono stati proiettati dei raggi laser verdi che hanno ricreato sul palco la figura del compianto frontman.
All’indomani del live andato in scena l’8 luglio, sul profilo Twitter ufficiale dei Prodigy, il gruppo ha condiviso un messaggio per ringraziare i suoi fan in cui si legge: “Vogliamo dire grazie a tutti quelli che sono venuti e ci hanno supportato. Ha significato molto per noi. L’intero posto è saltato in aria ed è stata una serata che non dimenticheremo mai. Grazie per l’amore e il supporto”.