svegliaginevra: scrivere canzoni e fare musica sono una terapia
“Poi ho capito come funziona, questa cosa della scrittura. Tu stai male, ma se scrivi una strofa a volte funziona. Musica, musica. Musica, musica, serve per stare bene, serve per stare male”, recita un passaggio di “Un pezzo mio”, traccia del secondo album in studio di svegliaginevra, “Pensieri sparsi sulla tangenziale”, uscito oggi 22 aprile per La Clinica Dischi a quasi un anno di distanza dall’esordio discografico della cantautrice con “Le tasche bucate di felicità”. Per l'artista, classe 1991, nata e cresciuta a Benevento, la scrittura di canzoni e il fare musica sono infatti una sorta di terapia. “Ho sempre utilizzato la scrittura e la musica per capire delle cose di me che avevo vissuto o provato, come se fosse un diario: scrivo quello che provo, poi scrivo una canzone e poi mi rendo conto di quello che effettivamente mi ha segnato o meno”, ha raccontato a Rockol Ginevra Scognamiglio, questo il nome all’anagrafe dell’artista che ha scelto il suo nome d’arte per sottolineare come per lei la musica, a cui si è avvicinata da piccola iniziando a suonare la chitarra, in cui ha cercato di ritrovare il padre perso in tenera età, sia una “sveglia” perché quando scrive o suona è il momento che la fa vivere al meglio.
Da Benevento a “Pensieri sparsi sulla tangenziale”, passando per l’Australia e Sanremo
È proprio il bisogno di vivere la musica nella sua totalità ad aver spinto Ginevra a lasciare dopo il liceo il suo paese di origine per trasferirsi prima a Roma e, una volta laureata, a volare in Australia insieme ai suoi compagni di band, Indigo Milks, con cui componeva brani in inglese. “Ci siamo trasferiti in Australia spinti dall’idea che per far qualcosa di credibile in inglese dovevamo andare fuori dall’Italia, dove non si parla tanto l’inglese. Noi, essendo giovani, abbiamo scelto il posto più lontano e siamo andati a Melbourne, che ci piaceva avendo un movimento musicale forte in quel periodo, che era il 2017”, ha narrato svegliaginevra (si scrive tutto minuscolo), che ha dato il via al suo progetto una volta tornata in Italia, dove ha realizzato di voler continuare a fare musica e a scrivere canzoni, ma questa volta in italiano, ed essere entrata in contatto con La Clinica Dischi, la sua attuale etichetta discografica. “Tornata in Italia, ho iniziato a scrivere in italiano perché mi sono detta: ‘Se voglio fare questo, in Italia, le canzoni devo scriverle in italiano’”, ha quindi narrato Ginevra: “Ho passato un anno a ripulirmi, a creare il mio modo riascoltando anche cose in italiano, riprendendo il cantautorato che ascoltavo da piccola, e ho cercato di tirar fuori il mio mondo e il mio linguaggio in italiano”.
L’avventura di Ginevra Scognamiglio nel mondo musicale è iniziata come un vero e proprio viaggio, che nel 2020 l’ha vista esordire con il singolo “senza di me.” e venir selezionata tra i sessanta progetti per Sanremo Giovani 2021. “A casa mia Sanremo è religione. Come da tradizione ogni anno guardiamo il Festival”, ha narrato l’artista ripensando alla sua esperienza sanremese: “Anche se poi non sono passata alle fasi successive, arrivare lì mi ha fatto capire ancora di più che voglio fare questo nella vita, che è: scrivere, suonare e arrivare a più persone possibili. Il mio ricordo più bello è quello di Amadeus che mi sorride al termine della canzone”.
Dopo il disco di debutto “Le tasche bucate di felicità” e un tour estivo, il percorso di svegliaginevra continua quindi con un nuovo album, per cui la cantautrice ha il desiderio “che venga ascoltato come fosse un viaggio o un flusso di pensieri”. Spiegando il significato dietro il titolo della sua seconda prova sulla lunga distanza e ciò che raccontano le canzoni del disco, Ginevra ha quindi affermato: “‘Pensieri sparsi’ è una frase che ho tratto dalla canzone ‘Calma’: secondo me rappresenta un po’ il concetto del disco, il quale racchiude tantissimi pensieri sparsi tra di loro, ma che poi sono la somma di un insieme. Sono diversi pensieri ma sono pur sempre io”.
Come nasce una canzone di svegliaginevra, cantautrice e autrice
Nei brani di “Pensieri sparsi sulla tangenziale”, che sono come delle canzoni d’autore che non rinunciano a essere pop e non si tirano indietro dall’accogliere sonorità elettroniche, suoni organici mischiati ai synth e spunti da diversi stili e influenze, Ginevra racconta le esperienze e i le riflessioni maturate nel corso degli ultimi dodici mesi. “Non avevo quasi niente se non qualcosa che ho scritto il giorno prima dell’uscita del primo disco. Principalmente ho scritto metà disco più o meno nel corso di tutto l’anno e poi negli ultimi due mesi ho scritto l’altra metà”, ha raccontato a proposito di come e quando ha preso forma il disco l’artista, che nel frattempo ha iniziato a mettersi in gioco come autrice e a scrivere anche per altri. Spiegando poi come nasce una canzone di svegliaginevra, la cantautrice ha raccontato:
“Tendenzialmente io scrivo quasi tutti i giorni. Più che altro perché mi piace come esercizio, come i compiti che ti davano a scuola. Mi piace proprio l’idea di creare, di comporre, anche magari prendendo canzoni di altri per farle e scriverle come vorrei io. Le canzoni che poi alla fine vengono fuori e che pubblico sono le canzoni che vengono in momenti in cui sento di dover per forza dire qualcosa. E mi rendo conto che sono i momenti più vulnerabili, perché quando poi riascolto quei brani realizzo di provare davvero certe cose. Tendenzialmente so quando arriva il momento in cui sto per esprimere qualcosa - che non è una chiacchiera con un’amica - ma è proprio creare una canzone che poi parli di quella cosa. Così prendo la chitarra o il piano quando magari voglio semplicemente cambiare imput e lì scrivo”.
Le collaborazioni del secondo album e i desideri futuri
Per lavorare sul suo secondo album, svegliaginevra ha raccontato di aver cercato di “sperimentare molto di più, anche utilizzando tanti strumenti veri come archi e trombe” per raggiungere un livello che facesse la differenza rispetto al progetto d’esordio. Nelle canzoni di “Pensieri sparsi sulla tangenziale”, la maturazione di Ginevra arriva all’ascoltatore anche attraverso l’uso della sua voce, che si è ormai liberata della timidezza del primo disco. “Se magari nel primo c’erano cose che volevo raccontare nel modo più pacato possibile, nel secondo ci sono alcune cose che avevo quasi voglia di urlare e dire in maniera molto più convinta e incazzata. La componente acustica che comunque mi ha accompagnato anche nel primo, questa volta è stata raggiunta da tanti altri strumenti. Poi c’è stata tantissima ricerca, anche solo di ascolti e influenza”. Ha aggiunto: “Ho ascoltato tantissimo soul, tutto il mondo Motown, molto punk. Sicuramente è stato anche questo un viaggio, sonoro: capire cosa poter prendere dai più grandi per poi farlo mio e ridimensionarlo per il mio mondo. Altri artisti sono: Otis Redding, Daniele Silvestri e un po’ tutta la scena romana con Alex Britti e Niccolò Fabi - che c’erano anche nel primo lavoro, ma nel secondo disco sono emerse maggiormente come influenze”.
Molti degli ascolti approfonditi durante le lavorazioni di “Pensieri sparsi sulla tangenziale”, hanno influenzato in qualche modo anche i brani che vedono collaborare Ginevra con altri artisti. Tra gli ospiti del secondo album di svegliaginevra ci sono gli Zero Assoluto su “Imperfetto”, cmqmartina su “Come ci pare”, M.E.R.L.O.T su “(tutto qua)” e Cimini su “Odio l’inverno”. “Per il pezzo con Martina ho preso come ispirazione Dua Lipa e un po’ tutto il mondo pop contemporaneo”, ha raccontato svegliaginevra: “Per i brani con gli Zero Assoluto e Cimini mi sono diretta più verso l’it-pop o De Gregori e Venditti”. La cantautrice ha poi spiegato: “La cosa che più mi piace di queste collaborazioni, al di là del fatto che stimo molto gli artisti che hanno scelto di essere nel mio disco, è che tutte le canzoni rispettano esattamente il mondo di ogni artista ospite e rispettano assolutamente il mio. Io non sono a favore delle collaborazioni forzate: mi piace l’idea di una canzone dove entrambi gli artisti coinvolti riescono a tirar fuori le proprie particolarità e la propria identità”.
La collaborazione con il duo formato da Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, è stata descritta da svegliaginevra come “La realizzazione di un sogno”: “Sono nata in un modo musicale dove mia mamma era in fissa con Biagio Antonacci, Tiziano Ferro e così via, io tutti i giorni aspettavo di vedere in tv il video di ‘Semplicemente’ degli Zero Assoluto. Mai avrei pensato di farci un pezzo, tra l’altro nel mio disco”, ha narrato Ginevra, che nel corso della sua carriera ha iniziato anche a essere autrice per altri artisti, cosa che l’ha portata a entrare in contatto con gli Zero Assoluto. Per questo ha aggiunto: “Noi ci siamo conosciuti perché avevo avuto la fortuna di aver scritto già delle canzoni per loro. Quando ho chiesto loro di scrivere una canzone insieme per il mio disco, mi hanno detto di sì. Penso sia stato uno dei regali più belli che potessero farmi”.
Tra i sogni futuri di Ginevra, l’artista ha raccontato esserci quello di “scrivere una canzone con Cesare Cremonini”, mentre sui suoi obiettivi futuri ha detto: “Non so quali sono le mie prossime tappe. Spero di fare vivamente un bel tour, in promozione a questo disco, poi spero di evolvermi sempre di più, di imparare e sperimentare. Spero che questa mia fame di fare musica non finisca, perché secondo me è la cosa più bella, poi tutto quello che viene ne è la conseguenza. Sono molto contenta di tutti gli step fatti e gli obiettivi raggiunti. Non so neanche bene quali saranno gli obiettivi futuri perché magari li raggiungerò e capirò quali sono gli obiettivi che ho adesso. Però, di base, voglio fare un bel tour, poi un bel terzo disco, poi un altro bel tour, finché poi non lo so. Però, voglio continuare così come sto facendo”.
Cantautrici, autrici e musiciste donne
Mentre la partecipazione di M.E.R.L.O.T e Cimini è arrivata grazie a una stima reciproca essendo nello stesso giro di artisti emergenti italiani, con Martina Sironi, vista tra i concorrenti di X Factor nel 2020, la collaborazione ha avuto origine dalla sua amicizia con Ginevra e dal fatto di condividere la stessa etichetta discografica. Il brano di svegliaginevra con cmqmartina è stato scritto come “una lettera tra amiche”, ma anche con l’intento di “esaltare e spingere musicalmente le donne”. La cantautrice originaria di Benevento ha spiegato: “Bisogna anche stilisticamente alzare i numeri delle artiste donne ed è bello creare collaborazioni. Spesso si dice che c’è bisogna tifare, ma a volte succede alla fine che neanche fra donne ci sia del tifo. E quindi io e Martina volevamo, in un certo senso, creare una collaborazione per sottolineare che anche tra donne bisogna farsi forza per emergere ancora di più”.
Pensando quindi al ruolo delle cantautrici, delle autrici e delle musiciste donne nel mondo della musica in questo momento, in cui si stanno iniziando ad accendere sempre di più i riflettori sulle artiste femminili che sono comunque un numero inferiore rispetto agli uomini, Ginevra ha detto: “Questo problema delle statistiche, collegandoci anche al discorso che a Sanremo ci sono quattro donne su venti partecipanti, è la punta di un iceberg che arriva da anni e anni di patriarcato e di un sistema che ci ha cresciuta con la consapevolezza che la donna rispetto all’uomo, che ha sempre avuto più diritti e possibilità di fare quello che voleva, deve sempre dimostrare di essere quello che è. Io credo di essere anche fortunata di essere nata in quest’epoca, se penso a mia nonna dire che non aveva neanche la possibilità di poter sognare di far quello che magari voleva. Io credo che adesso le cose stiano un po’ cambiando. Per dire, Spotify sta tantissimo stimolando e supportando le donne creando delle playlist, che è una cosa piccola ma che fa la differenza. Tante tematiche che facciamo ancora fatica ad affrontare, come il mondo Lgbtq+ o la parità dei sessi che non c’è piuttosto che altre discriminazioni, a volte si pensa che non ci sia bisogno di parlarne troppo. In realtà, secondo me bisogna farlo, sempre. Perché bisogna rieducare le persone cresciute con determinate convinzioni sociali a credere che bisogna fare ancora tanto, che non abbiamo ancora fatto niente per far sì che ci sia questa parità. Secondo me, questa cosa qui sta stimolando tantissime donne. Io vedo che ci sono molti più artisti che scrivono in generale, dal mondo post Calcutta, però anche tantissime donne che fanno le produttrici, le autrici e secondo me siamo sulla via giusta: siamo all’inizio ma sono speranzosa e fiduciosa”.
A proposito delle figure femminili che sono diventate un po’ dei suoi modelli di riferimento, svegliaginevra ha quindi detto: “Io ho molte reference non italiane, che sono Lana Del Rey, Tori Amos, Alanis Morissette, Patti Smith: tutto quel filone di donne che in qualche modo hanno cambiato la storia della musica. In Italia ci sono donne che hanno fatto la differenza, che sono per esempio Mia Martina, Nada, Carmen Consoli. Secondo me è bello che le donne scrivano e vengano fuori con le proprie canzoni. Siamo abituati alla donna come interprete e non come autrice, perché tendenzialmente il testo di un uomo vale sempre più di quello di una donna. A maggior ragione tutte queste artiste che ti ho detto ti fanno capire quanta strada hanno dovuto fare per arrivare a dove sono arrivate”.
Ecco la tracklist e la copertina di:
01. Quello che volevi
02. Un pezzo mio
03. Odio l'inverno feat CIMINI
04. Imperfetto feat Zero Assoluto
05. qualcosa!
06. CALMA
07. (tutto qua) feat M.E.R.L.O.T
08. Come ci pare feat cmqmartina
09. Numeri dispari
10. Vedo solo fiori.
