L'ex frontman dei Led Zeppelin, Robert Plant, nel nuovo episodio del suo podcast 'Digging deep' ha riflettuto e scherzato sul piacere di non essere riconosciuto e fermato dalle persone per strada.
L'oggi 73enne Robert Plant è più impegnato che mai. Fino al primo maggio è in tour in Gran Bretagna con la sua band, i Saving Grace. Una volta concluso l'impegno con il gruppo, giusto il tempo di preparare un nuovo bagaglio e sarà nuovamente in tour, questa volta insieme alla musicista country statunitense Alison Krauss per presentare dal vivo il loro secondo album "Raise the Roof" (leggi qui la recensione), pubblicato lo scorso novembre. Senza dimenticare l'impegno con il suo podcast, che riscuote un certo gradimento, giunto ormai alla quinta stagione.
Come prima anticipato, nell'ultimo episodio di 'Digging deep with Robert Plant' il musicista inglese ha riflettuto su come si sente quando le persone per strada non lo riconoscono, giungendo alla conclusione che ciò non gli dispiace. In più, ha rivelato che dopo la sua partecipazione a 'Desert Island Discs', la gente ora lo chiama Mario Lanza, la qual cosa non lo disturba affatto. Al contrario, si dice felice di avvicinare nuovo pubblico ai brani del tenore di origine italiana scomparso nel 1959.
Questo quanto detto da Robert Plant sul non essere riconosciuto dalle persone per strada: “Penso di avere sempre su la maschera. A volte le ho comprate in farmacia. Sono in giro da molto tempo. Purtroppo ho un aspetto diverso da come ero quando ho messo il mio primo disco quando avevo 17 anni. Avevo il mullet e tutto quel genere di cose e per molto tempo me la sono cavata con i Led Zeppelin. Sembravo un'altra persona. Ora in questi giorni, molte persone mi riconoscono per strada e dicono: 'Ehi, Mario Lanza', il che è fantastico per me perché non sono un cantante d'opera italiano di Hollywood, ma ho portato Mario Lanza al grande pubblico con quella cosa del 'Desert Island Discs'. La gente non dice più, 'Ciao, Robert'”.
E' accaduto che il mese scorso Robert Plant è stato intervistato da BBC 4 per la storica trasmissione britannica 'Desert Island Discs' e ha rivelato quali sono le canzoni che porterebbe con sé sulla fantomatica isola deserta. Le scelte di Plant sono piuttosto variegate – come potete vedere dalla lista pubblicata più sotto -, chiestogli di nominare la sua favorita lui ha indicato “Serenade”, una canzone di Mario Lanza degli anni Cinquanta.
Questo l'elenco delle canzoni preferite da Robert Plant:
“Pink peg slacks” – Eddie Cochran
“Serenade” - Mario Lanza
“I ain't superstitious” - Howlin' Wolf
“Teenage ska” - Baba Brooks Band
“Ohio” - Crosby, Stills, Nash & Young
“Raha gardishon mein hardam” - Mohammed Rafi
“Diaraby” - Ali Farka Touré con Ry Cooder
“Your long journey” - Robert Plant e Alison Krauss