Il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour ha espresso tutto il suo sgomento per l'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo pubblicando un messaggio sui suoi account social: "Soldati russi, smettetela di uccidere i vostri fratelli. Non ci saranno vincitori in questa guerra. Mia nuora è ucraina e le mie nipoti vogliono visitare e conoscere il loro bellissimo paese. Fermatevi prima che sia tutto distrutto. Putin se ne deve andare."
L'appello del 75enne musicista britannico è accompagnato da un lyric video della sua canzone contro la guerra "In Any Tongue", originariamente pubblicata nel suo ultimo album solista "Rattle That Lock" (leggi qui la recensione) uscito nel settembre 2015, che si avvale per la parte testuale del lavoro della moglie di Gilmour Polly Samson, mentre il pianoforte è suonato dal figlio Gabriel.
Conversando con il quotidiano The Sun al tempo della pubblicazione del disco Gilmour spiegò con parole molto incisive il suo pensiero sulla canzone: "Riguarda l'inutilità di tutto ciò con una parte di persone che stanno sedute qui nel Regno Unito o negli Stati Uniti che fanno volare droni in altre parti del mondo. Sono seduti nel comfort di un piccola sala di controllo, giocando con un joystick, poi tornano a casa a mangiare un curry. Non riesco a immaginare cosa gli passi per la testa quando tornano a casa, se sono convinti della correttezza di quello che stanno facendo o se hanno dei rimpianti. Sono parole splendide di Polly. Il dolore, il dispiacere, i rimpianti esistono per tutti su ogni lato di questa medaglia a più facce".
Sempre per rimanere sul conflitto russo-ucraino che ci sta angosciando da una settimana a questa parte, Nick Cave e i suoi Bad Seeds hanno cancellato i loro concerti programmati al Bol Festival di Mosca e al Palazzo dello Sport di Kiev.
Con un tweet accorato la band informa: "I nostri pensieri e il nostro amore vanno al coraggioso popolo ucraino, al loro eroico leader e a tutti coloro che soffrono per questa guerra insensata. Ucraina, siamo con te e con tutti coloro in Russia che si oppongono a questo atto brutale e preghiamo che questa follia si concluda presto".
In precedenza anche i Green Day avevano cancellato il loro spettacolo allo Spartak Stadium di Mosca, così come altri artisti, per citarne un paio, Iggy Pop e Franz Ferdinand che hanno proceduto a togliere dal loro calendario le date previste in quell'angolo di mondo.