Da ieri, 27 gennaio, le canzoni e i dischi di Neil Young non sono più disponibili su Spotify. Dopo le critiche rivolte dal leggendario cantautore canadese alla popolare piattaforma streaming per ospitare il podcast "The Joe Rogan Experience", che secondo la voce di “Rockin' in the free world” fornisce informazioni false e tendenziose sui vaccini e sul Covid, il colosso svedese ha accolto la richiesta del management e dell'etichetta di Young di rimuovere la sua musica online.
Nel corso delle ultime ore diversi artisti e musicisti internazionali hanno detto la loro sul caso che vede contrapposti Neil Young e Spotify, prendendo posizione a favore di uno o dell’altro. Tra coloro che sono intervenuti sulla faccenda, David Crosby - per esempio - ha fatto sapere attraverso un post condiviso su Twitter che l’azione intrapresa dal cantautore canadese lo ha reso “orgoglioso”.
“Avanti così”, ha scritto in un tweet Crosby, ex compagno di Young nella band da loro formata con Stephen Stills e Graham Nash, ricondividendo un post del giornalista Steve Silberman con la notizia sulla richiesta a Spotify dell’artista di “Harvest moon” di rimuovere la sua discografia dalla piattaforma. In un altro tweet David Crosby ha aggiunto: “Mi rende orgoglioso di lui”.
A supporto di Neil Young si sono espressi anche Nils Lofgren, che attraverso la moglie ha fatto sapere su Twitter della sua intenzione di far rimuovere anche il proprio catalogo da Spotify, Sebastian Bach e Catherine Mayer, vedova di Andy Gill.
La vedova del chitarrista e cofondatore dei Gang of Four, scomparso l’1 febbraio 2020 all’età di 64 anni in seguito a una breve malattia respiratoria, ha scritto una lettera aperta a Spotify condannando la decisione della società di streaming in cui si legge: "Se il mio amato marito, Andy Gill, non fosse morto all'inizio della pandemia, avrebbe sentimenti forti e chiari sulla tua decisione di rimuovere la musica di Neil Young a favore di un podcast che ha diffuso disinformazioni contro i vaccini".
Tuttavia, non tutti i musicisti si sono espressi a favore di Neil Young. Tra questi, David Draiman, frontman della band metal Disturbed, ha preso posizione a favore della decisione di Spotify e attraverso un messaggio condiviso su Twitter ha scritto: “Applaudo Daniel Ek (CEO di Spotify, ndr) e Spotify per aver fatto la scelta giusta, preservando la libertà di parola e non arrendendosi alla massa. Potrei non essere d'accordo con tutto ciò che dicono Joe Rogan e i suoi ospiti, ma hanno il diritto di avere uno spazio per esprimersi”.
In una dichiarazione rilasciata a Billboard e ripresa da Ultimate Classic Rock, Spotify ha dichiarato: "Vogliamo che tutta la musica e i contenuti audio del mondo siano disponibili per gli utenti di Spotify. Da ciò deriva una grande responsabilità nel bilanciare sia la sicurezza per gli ascoltatori che la libertà per i creatori. Abbiamo messo in atto norme dettagliate sui contenuti e abbiamo rimosso oltre 20.000 episodi di podcast relativi al Covid-19 dall'inizio della pandemia. Ci rammarichiamo per la decisione di Neil di rimuovere la sua musica da Spotify, ma speriamo di dargli nuovamente il benvenuto presto".