Nell'aprile del 1982 Paul McCartney pubblicò "Tug of War", il suo quindicesimo album solista. Dei dodici brani di cui si compone il disco tre di questi sono duetti. In "Get It" l'ex Beatle è affiancato dalla leggenda del rock'n'roll dei primordi Carl Perkins, mentre in "What's That You're Doing?" e "Ebony and Ivory" insieme a McCartney figura Stevie Wonder.
Proprio quest'ultima fu la canzone del disco che ebbe il maggiore successo. Raggiunse infatti il primo posto della classifica dei singoli sia negli Stati Uniti – tra le altre cose, "Tug of War" è stato l'ultimo album solista di McCartney ad avere raggiunto il primo posto nella chart americana - che in Gran Bretagna. Il brano parla di armonia razziale e usa quale metafora i tasti del pianoforte. I tasti neri sono l'ebano e quelli bianchi l'avorio. Nella canzone si riflette sul fatto che si possa vivere insieme in armonia, proprio come i tasti di quello strumento musicale. Paul McCartney scrisse la canzone e dichiarò che il suo messaggio era, in sintesi, "le persone di ogni razza possono vivere insieme". Al musicista di Liverpool piaceva l'analogia con il pianoforte, poiché si può suonare usando solo i tasti bianchi o solo quelli neri, ma per fare della buona musica si devono combinare insieme.
Per il titolo della canzone Paul McCartney venne ispirato dall'attore comico e musicista irlandese Spike Milligan che in un programma televisivo suonò un pianoforte con i tasti bianchi e neri separati, per dimostrare come non potevano stare gli uni senza gli altri, e chiudeva la sua dimostrazione dicendo: "Gente, note nere, note bianche, dovete suonarle insieme per creare armonia!". McCartney, una volta scritta, "Ebony and Ivory", proprio per il portato del suo messaggio, pensò a un duetto e aveva ben chiaro quale fosse la sua prima scelta: "Volevo cantarla con un ragazzo di colore. E il mio primo pensiero fu per Stevie." Paul chiamò Stevie, che accettò immediatamente. "Ascoltai la canzone e mi piacque molto. Sentii che era positiva per tutti. Non dico che chiedesse alle persone di riflettere su questa cosa, ma chiede educatamente alla gente di riflettere sulla vita usando le modalità della musica...".
Paul McCartney non era sicuro sull'accoglienza che avrebbe potuto avere "Ebony and Ivory": "Quando scrissi la canzone pensai, 'Forse non abbiamo bisogno di continuare a parlare di bianco e nero. Forse il problema è risolto'. Forse ho perso un'occasione, forse questa canzone andava scritta negli anni '60. Ma dopo averla scritta e registrata, ti guardi intorno e c'è ancora tensione."
I dubbi di McCartney un certo qual fondamento lo avevano, ma non riguardavano il messaggio. Infatti, se da un lato la canzone ebbe un grandissimo successo commerciale, dall'altro venne ritenuta (soprattutto a posteriori) troppo melensa e sdolcinata, tanto che nel 2004, la rivista musicale statunitense Blender la classificò al decimo posto nella lista delle peggiori canzoni di tutti i tempi. Ed "Ebony and Ivory" non fu trattata meglio dagli ascoltatori di BBC 6 Music che, nel 2007, la nominarono peggior duetto della storia.