
Il compositore e pianista statunitense è morto ieri 8 dicembre; era ricoverato in ospedale per la riabilitazione dopo un infarto, ma è stato colpito dal Covid. Aveva 84 anni.
Il nome di Harold Budd non è mai stato particolarmente noto in Italia, se non fra chi ha seguito fin dagli inizi il lavoro di Brian Eno.
Budd era attivo nella musica sperimentale e d'avanguardia già da parecchi anni, fin dai primi anni Sessanta; ma è solo del 1978 il suo disco di debutto, "The pavillion of dreams" (nella foto, la copertina) era uno dei dieci titoli della collana "Obscure Records, voluta e prodotta dall'ex Roxy Music. .
Il sodalizio con Brian Eno continuò con altri album - "Ambient 2: The plateaux of mirror", 1980, "The pearl", 1984 - ma in seguito Harold Budd collaborò anche con i Cocteau Twins, con Bill Nelson, con John Foxx già Ultravox, con Andy Partridge degli XTC, con Jah Wobble.
L'ultimo suo lavoro pubblicato, il 4 dicembre 2020, è una collaborazione con Robin Guthrie dei Cocteau Twins intitolata "Another flower".