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Classifiche UK: risorgono i Gorillaz, al vertice il nuovo Steve Brookstein

E' ancora Akon a capitanare, con la sua "Lonely", la classifica britannica dei singoli più venduti. Ma la piazza d'onore vede il fortissimo recupero di "Feel Good Inc" dei Gorillaz, che rimbalza al 2 dal numero 20. Il disco del fantomatico gruppo di Damon Albarn stava quasi per uscire dal novero dei singoli che contano in quanto le vendite erano sino ad ora state calcolate esclusivamente (grazie alle nuove regole introdotte 5 settimane fa) sui download. Ma ora che "Feel Good Inc" è giunto anche nei "tradizionali" punti di vendita, la canzone ha guadagnato ben 18 posizioni. Per i Gorillaz si tratta del miglior posizionamento nelle chart del Regno Unito, visto che "Clint Eastwood" aveva esordito, nel marzo 2001, al numero 4. Scende ancora ed è terzo "(Is this the way to) Amarillo", il singolo di Tony Christie che a lungo ha regnato al primo posto. Entra al 4 "Hate it or love it" di Game con 50 Cent. Novità anche sulla sesta tacca, dove arriva "In the morning" dei Coral, che costituisce il primo assaggio dal successore di "Magic and medicine" del 2003. "Mockingbird" di Eminem è settimo, "I like the way" dei Bodyrockers ottavo, quindi l'ultima new entry in Top 10. Si tratta di "One word" di Kelly Osbourne, la cui melodia portante risulta debitrice a "Fade to grey" dei Visage. Chiude "Switch" di Will Smith.

Per quanto riguarda gli album, fulminante l'ingresso del nuovo cantante Steve Brookstein: il suo "Heart & soul" infatti si catapulta direttamente al numero uno. Ma c'è il trucco. Possibile che uno sconosciuto possa ottenere un simile risultato senza un "aiutino"? Naturalmente no: Brookstein (che comunque non viene dal nulla: lavora nel campo della musica da 16 anni), padre sudafricano e madre estone, è infatti il vincitore di "The X Factor", un programma televisivo. "Trouble" di Akon arretra al 2, "The singles" dei Basement Jaxx passa dal 2 al 3, sale al 4 il primo CD solista di Gwen Stefani, rientra in Top 5 "Tourist" degli Athlete. Stabile al 6 c'è la compilation "I feel free" dei Cream di Eric Clapton, passa dal 9 al 7 "Employment" dei Kaiser Chiefs, risale dall'11 all'8 "The massacre" di 50 Cent. Cade dal 5 al 10 "Devils & dust" di Bruce Springsteen, mentre dal 18 schizza al 9 "Eye to the telescope" di KT Tunstall. La cantante è scozzese, ma nelle sue vene scorre anche sangue cinese; "Eye to the telescope" è il suo primo album. "Make believe" dei Weezer manca per un soffio l'aggancio al carrozzone della Top 10 debuttando al numero 11. "The antidote" dei Morcheeba spunta al 17, crolla dal 3 al 20 "With teeth" dei Nine Inch Nails.

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