Chris Martin: la cover di 'Beautiful day' degli U2 con le star del pop e del rap. E Bono dice...

Il leader dei Coldplay l'ha fatta ascoltare nel corso della lunga diretta su YouTube: tra gli ospiti anche Finneas, il fratello di Billie Eilish, che ha prodotto il brano.

Nel corso della lunga diretta di "Dear Class of 2020", l'evento virtuale trasmesso su YouTube - con ospiti anche Beyoncé, Lady Gaga, i BTS, Barack e Michelle Obama - pensato per sostituire l'ultimo giorno dell'anno accademico negli Stati Uniti, Chris Martin ha fatto ascoltare la cover di "Beautiful day" degli U2 che ha inciso insieme a otto star del pop e del rap internazionale. Alla nuova versione della hit della band irlandese, che è stata prodotta da Finneas, il fratello di Billie Eilish, hanno partecipato anche Camila Cabello, Noah Cyrus (la sorella minore di Miley), Tove Lo, Ty Dolla $ign, Leon Bridges, Cynthia Erivo, Ben Platt e Khalid. Il progetto ha avuto il consenso di Bono: al leader degli U2 è spettato il compito di introdurre la superband capitanata dal frontman dei Coldplay, raccontando cosa ha significato "Beautiful day" per la carriera degli U2 e dicendo la sua su questa nuova versione.

Riflettendo su un tema di attualità come la morte del 46enne afroamericano George Floyd, arrestato e immobilizzato a terra da un poliziotto bianco, e le proteste nelle principali città degli Stati Uniti per chiedere giustizia e per protestare contro il razzismo istituzionalizzato, Bono ha detto:

"Da irlandese, ho sempre creduto che gli Stati Uniti d'America non fossero solo un paese, ma un'idea, un sogno che appartiene a tutto il mondo. Ma negli ultimi tempi al mondo viene ricordato che gli Stati Uniti d'America sono un'idea che non appartiene più nemmeno a molti americani. E per molti neri americani, la torcia della Statua della Libertà è tutt'altro che un faro di speranza. Spesso è una torcia data in faccia. C'erano nuvole di tempesta su Dublino quando gli U2 hanno registrato 'Beautiful day', le cose non andavano come avrebbero dovuto andare. La canzone lo raccontava e era una sorta di preghiera su dove potevamo arrivare e il sogno - come gli Stati Uniti sono un sogno - su dove potevamo trovarci".

Il cantante ha poi aggiunto:

"Ora sappiamo che gli Stati Uniti d'America sono una canzone ancora da scrivere. Mi auguro che gli Stati Uniti possano essere la più grande canzone che il mondo abbia mai ascoltato. È un pensiero folle. E un pensiero ancora più folle è la speranza che sia proprio la classe 2020 a realizzarla".

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