Lavorata con il titolo provvisorio “Reminiscing”, è la prima allusione al muro come somma delle sofferte esperienze di vita che, mattone dopo mattone, vanno a estraniare l’individuo dai suoi simili. La prima posa di Pink, il primo brick, è relativo alla morte in guerra del padre: “Papà è volato al di là dell’oceano / Lasciando solo un ricordo / Un’istantanea nell’album di famiglia”. Una vicenda che propone un nuovo parallelo tra il protagonista e Roger Waters, un destino che tra l’altro aveva segnato anche l’adolescenza di Barrett, orfano del padre stroncato da un male incurabile. Priva di batteria, la traccia si regge su un abile gioco di chitarra e tastiera di Gilmour e Wright. Al minuto 2:03 è udibile un vociare di bambini al parco, registrato da Phil Taylor davanti a una scuola di Beverly Hills. Infine furono aggiunte le registrazioni del tecnico Brian Christian, effettuate nella scuola elementare di suo figlio.
Domani scriveremo di “The Happiest Days Of Our Lives”.
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I testi sono tratti dal libro di The Lunatics “Pink Floyd. Il fiume infinito”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione degli autori e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “The Wall”.